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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Genitori di un bambino malato di tumore abbandonano le cure tradizionali per una misteriosa terapia

In un caso di truffa scioccante, tre individui sono stati arrestati e posti ai domiciliari per aver convinto i genitori di un bambino di 2 anni malato di tumore a interrompere le cure tradizionali, optando per una presunta terapia alternativa. Gli arrestati, una donna di 40 anni, una di 39 e un uomo di 46, sono accusati di aver messo in atto inganni basati su un trattamento con un macchinario denominato “scio”, descritto come fondato su principi di fisica quantistica e campi magnetici, ma privo di validità scientifica.

La scoperta della truffa è avvenuta grazie all’inchiesta dei carabinieri di Breno, che ha rivelato anche un tentativo di estorsione e le gravi conseguenze che le false promesse hanno avuto sui genitori. Questi, inizialmente rassicurati dai finti medici, avevano abbandonato le terapie tradizionali, proseguendo con il trattamento alternativo. Purtroppo, dopo un peggioramento delle condizioni di salute del bambino, hanno deciso di tornare alle cure convenzionali presso gli Spedali Civili di Brescia e l’Ospedale di Padova.

Il servizio di “Striscia la Notizia” ha ulteriormente svelato la truffa, evidenziando la gravità della situazione, in particolare un comportamento minaccioso di uno degli arrestati nei confronti del medico oncologo del bambino. Questo aspetto evidenzia la pericolosità e il livello di manipolazione da parte dei tre truffatori, che hanno sfruttato il dolore della famiglia e la loro sfiducia verso il sistema sanitario tradizionale.

L’indagine ha rivelato una strategia persuasiva ben congegnata, con comunicazioni dettagliate tra i truffatori e i genitori, che attestano un’azione sistematica per convincere la famiglia a seguire il percorso alternativo. I genitori avevano anche segnalato la situazione al Tribunale dei Minori di Brescia, che ha riconosciuto la gravità della vicenda. Dopo un anno trascorso sotto terapie alternative inefficaci, la famiglia ha finalmente fatto ritorno alle cure mediche tradizionali, senza ulteriori complicazioni. Questo drammatico episodio mette in luce i rischi legati alle terapie non validate e l’importanza di un’informazione corretta e di un adeguato supporto medico.

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