21 Settembre 2024

Genitori italiani ritirano i figli dalla scuola ‘Aspri’ di Fondi a causa dell’elevata presenza di stranieri nelle classi

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A Fondi, in provincia di Latina, si è acceso un acceso dibattito in seguito alla decisione di 12 famiglie italiane di ritirare i propri figli dalla scuola primaria “Aspri”. Questa scelta è stata motivata dalla composizione delle classi, che presenta una significativa maggioranza di alunni di origine straniera, in particolare indiani, pakistani e albanesi. I genitori italiani esprimono preoccupazioni che questa composizione possa ostacolare il processo di apprendimento a causa di difficoltà linguistiche.

La preside dell’istituto comprensivo Amato, Annarita Del Sole, ha confermato che vi è un timore generalizzato tra i genitori italiani riguardo all’impatto negativo che la numerosa presenza di alunni stranieri potrebbe avere sul ritmo delle lezioni. Di conseguenza, molti di loro hanno richiesto il trasferimento dei propri figli in classi con una composizione diversa. Attualmente, nella scuola “Aspri”, sono rimaste solo tre sezioni: una con alunni indiani e bengalesi, un’altra con albanesi e pakistani, e una riservata agli studenti italiani. Questa suddivisione ha suscitato accuse di discriminazione da parte della comunità indiana, rappresentata da Gurmuk Singh, presidente di un gruppo regionale, che ha denunciato la formazione di classi monoculturali come un fallimento dell’integrazione.

La preside Adriana Izzo ha espresso rammarico per la situazione, spiegando che la distribuzione iniziale degli alunni era equilibrata, ma è cambiata a causa di trasferimenti improvvisi. Ha ribadito l’impegno per un’educazione inclusiva nonostante le attuali difficoltà. Anche il sindaco di Fondi ha preso una posizione a favore del riequilibrio della distribuzione degli studenti.

Tuttavia, i genitori italiani sembrano determinati a mantenere la loro decisione finché non verranno apportati cambiamenti concreti. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) di Fondi ha criticato severamente la gestione della situazione, sottolineando che la creazione di classi separate per nazionalità non rispetta i principi fondamentali dell’inclusione. L’Anpi ha anche messo in discussione un murales all’ingresso della scuola, considerandolo un simbolo di divisione contrapposto ai valori inclusivi. In sintesi, la situazione riflette tensioni culturali e il delicato equilibrio tra integrazione e inclusione nelle scuole italiane.

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