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Gibellina e Ludovico Corrao: Il Sindaco Visionario

La Sicilia accoglie la modernità, riconoscendo il proprio potenziale come un territorio vergine. I contadini di Gibellina, di fronte ai turisti colti che chiedono di comprendere l’arte contemporanea, mostrano di provare emozioni profonde, simili a quelle di un bambino di fronte a opere d’arte. Gibellina, rinata dalle macerie del terremoto del Belice del 1968, è oggi riconosciuta come Capitale della cultura contemporanea 2026. Questo rinnovamento è fortemente legato alla figura di Ludovico Corrao, un avvocato e politico siciliano, che è stato sindaco e ha avuto un ruolo cruciale nella ricostruzione della città dopo il disastro.

Corrao ha attirato a Gibellina alcuni dei più importanti artisti contemporanei, dando vita a quella che è stata chiamata “l’Utopia Gibellina”. Sua figlia, Francesca, racconta che, dopo il terremoto, la famiglia fuggì da Palermo, mentre Corrao rimase tra le macerie per aiutare i terremotati, un’esperienza che segnò profondamente la sua vita e la sua concezione della realtà. Al centro dei suoi sforzi vi era la ricostruzione di Gibellina, affrontando le difficoltà di una classe politica impreparata. Corrao mobilitò i terremotati, portandoli a Roma per rivendicare i loro diritti, ottenendo poi i fondi necessari per nuova localizzazione della città.

Il sisma influenzò anche la sua visione artistica, accompagnando il suo amore per l’arte figurativa con una nuova sensibilità per l’astrazione. Corrao iniziò a collaborare con artisti come Pietro Consagra e Carla Accardi, arricchendo il patrimonio culturale di Gibellina. La rinascita della città avvenne sotto l’egida degli artisti, con iniziative come la Chiesa madre commissionata a Ludovico Quaroni. Opere iconiche come la Stella di Gibellina e il Cretto di Burri sono diventate simboli di una Sicilia in trasformazione, che si afferma come centro della modernità nel Mediterraneo.

Corrao, parlando con Renato Quaglia, sottolineò come la storia della Sicilia sia segnata da una continua rigenerazione attraverso la bellezza, capendo il passato per proiettarsi verso il futuro. L’arte, per Corrao, è caratterizzata dalla sua capacità di proiettarsi in avanti, un pensiero che riflette la complessità della cultura siciliana e il suo legame intrinseco con l’evoluzione artistica.

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