Oggi si celebra il World Pasta Day, una giornata dedicata alla pasta, simbolo della dieta mediterranea e del Made in Italy. L’Italia è il Paese con il maggior consumo di pasta, con le famiglie italiane che spendono quasi quattro miliardi di euro all’anno per questo alimento. Secondo le ultime rilevazioni di Coldiretti, il consumo medio pro capite in Italia è di 23,1 chilogrammi, mentre all’estero si notano consumi significativi in paesi come la Tunisia (17 kg), Venezuela (12 kg), Grecia (11,4 kg), Cile (9,5 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina (8,6 kg) e Iran (8,5 kg).
Nonostante le difficoltà internazionali, le esportazioni di pasta italiana hanno registrato un incremento del 6% nei primi sette mesi del 2024. I principali mercati di esportazione sono Germania, Stati Uniti e Francia. Nel 2023, il valore delle esportazioni di pasta ha raggiunto i 4,1 miliardi di euro. La pianura padana sta emergendo come un importante bacino per la coltivazione del grano duro, con oltre 21mila ettari dedicati in Veneto e una crescita della superficie del 10%.
Quattro pacchi di pasta su dieci sono prodotti con grano italiano, grazie anche alla decisione di alcuni grandi marchi di adottare una filiera completamente made in Italy. Negli ultimi anni, è aumentata la disponibilità di pasta 100% italiana, fatta con grano di origine nazionale, che ora rappresenta mediamente il 40% del consumo in volume e valore nella grande distribuzione, secondo l’analisi di Coldiretti basata su dati Ismea.
Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, sottolinea l’importanza strategica del settore e chiede regole certe negli scambi commerciali, reciprocità nei metodi di coltivazione e garanzie di salubrità sia per i consumatori che per i produttori. La valorizzazione della pasta italiana è quindi fondamentale, non solo per l’economia locale, ma anche per garantire qualità e sostenibilità nell’agricoltura. La ricorrenza del World Pasta Day serve a sottolineare l’importanza di questo alimento che rappresenta la tradizione culinaria italiana nel mondo.