A settembre, l’Italia ha preso parte alle Olimpiadi degli scacchi a Budapest, un evento ricco di emozioni ma anche di tensioni a causa degli effetti della tempesta Boris sul Danubio. La squadra, formata da Daniele Vocaturo, Lorenzo Lodici, Luca Moroni, Francesco Sonis e Sabino Brunello, guidati dal commissario tecnico Loek van Wely, ha affrontato nazionali di alto calibro come Olanda, Azerbaigian e Inghilterra, raccogliendo soddisfazioni e dimostrando una crescita notevole, nonostante il 43esimo posto finale non rifletta completamente il loro impegno.
Lorenzo Lodici ha raccontato delle sfide, evidenziando l’impatto della tempesta Boris sul loro soggiorno, che ha reso difficile l’accesso all’hotel sull’isola Margaret. Questo ha creato un’atmosfera di incertezza, ma il gruppo ha scelto di mantenere la concentrazione sugli scacchi.
Lodici aspettava con ansia di giocare come seconda scacchiera, un ruolo che ha trovato motivante. Ha menzionato la propria forza, simile a quella degli altri membri della squadra, con punteggi attorno ai 2550. Nonostante l’età non giovanissima, la squadra era fiduciosa di esibirsi bene e, pur avendo qualche amarezza per la classifica finale, ha mostrato di poter competere con squadre forti.
Tra le partite memorabili di Lodici, spicca quella contro Anish Giri, dove ha osato giocare a viso aperto, risultando vincente. Lodici ha parlato con entusiasmo della vittoria, sottolineando come il rivale non si sia aspettato la sua audacia. Nonostante la gioia delle vittorie, ci sono state anche delle sconfitte, come quella contro Delgado, che sono state utili per mantenere la motivazione nel torneo.
La squadra ha vissuto momenti intensi, come la partita contro Peter Leko, un avversario di alto livello. Lodici ha descritto la vittoria come frutto di una lotta durissima, dimostrando la sua crescita nel gioco. Sebbene ci siano state sfide, il trend personale di Lodici è stato positivo, avvicinandosi al punteggio di 2600.
In conclusione, Lodici ha annunciato che non parteciperà ai campionati italiani, essendo impegnato in progetti all’estero, ma rimane focalizzato su tornei internazionali. La squadra ha affrontato l’Olimpiade con grande determinazione, mostrando promettenti segnali di crescita per il futuro.