Difficile è arrivare in vetta, ma restarci è ancora più complicato. Chi fa politica deve tenere a mente che conquistare una posizione prestigiosa richiede di superare diversi ostacoli, ma la gloria può portare a passi falsi che favoriscono il declino. Esempi in Italia, come quello di Matteo Renzi, dimostrano come da un alto consenso si possa cadere rapidamente. Anche Salvini ha vissuto un rapido declino. Giorgia Meloni è la prima donna a diventare presidente del consiglio in Italia, ma deve essere consapevole delle sfide che deve affrontare.
Gli elettori italiani sono volubili e possono cambiare idea rapidamente. In questi giorni, Fratelli d’Italia celebra la sua festa, Atreju, in un contesto che, sebbene festoso, nasconde un futuro complesso per il governo. I problemi dell’Italia sono molteplici e l’opposizione cerca di sfruttare ogni opportunità per ostacolare l’operato della maggioranza. Le preoccupazioni degli italiani sono elevate: molti considerano l’Europa un disastro e temono conflitti globali. Gli elettori sono sempre più scettici riguardo alle promesse politiche e si aspettano risultati concreti.
Per il governo è cruciale pensare al futuro, con l’obiettivo di arrivare al 2027 e oltre. Le riforme promesse in campagna elettorale sono diventate urgenti, ma molte di esse sono rimaste inattuate, complicate da recenti elezioni regionali. Non ci sono più scuse e serve coraggio. Manzoni scrisse: “Se uno il coraggio non lo ha non se lo può dare”, e questa è una verità fondamentale per la maggioranza. Gli elettori non dimenticano e possono punire chi non rispetta gli impegni.
Tre punti critici sono essenziali: la riforma della giustizia, il problema dei migranti e il salario minimo. La riforma della giustizia prevede la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, ma ci sono resistenze. La gestione dei migranti resta un tema controverso, con iniziative recenti che non hanno funzionato. Infine, il salario minimo è una richiesta forte della sinistra, necessaria per garantire salari adeguati. Inoltre, si parla di un premierato che preveda l’elezione diretta del presidente del consiglio, ma ci sono timori di un referendum che possa mettere in discussione il governo. La strada da seguire deve essere chiara e definita per garantire stabilità.
