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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Giustizia in movimento: il Pnrr porta luce nell’arretrato. Un trend favorevole continua

Prosegue il trend positivo nella riduzione dei procedimenti pendenti nel sistema giuridico italiano. Il ministero della Giustizia ha annunciato che l’obiettivo intermedio di smaltimento delle pendenze, previsto per la fine del 2024, è già stato conseguito dalle Corti di appello, che hanno quasi azzerato l’arretrato più risalente. Anche nei tribunali, l’obiettivo è quasi raggiunto. I dati, pubblicati sul notiziario web ‘Gnewsonline’ e aggiornati al primo semestre 2024, derivano dal monitoraggio degli indicatori del Pnrr sulla giustizia, curato dalla Direzione generale di Statistica e analisi organizzativa del Dipartimento per l’Innovazione tecnologica della giustizia.

Al primo semestre 2024, le percentuali di riduzione delle pendenze sono impressionanti: si segnalano un -98,7% dei procedimenti civili pendenti a fine 2019 relativi ad annualità fino al 2017 per le Corti di appello e un -89,4% per i tribunali relativi ad annualità fino al 2016. In entrambi i casi, l’obiettivo fissato è una riduzione del 95% entro la fine del 2024. Relativamente alle pendenze più recenti, il primo semestre 2024 mostra un -60,0% per i procedimenti civili nella Corte di appello rispetto a fine 2022 e un -64,6% nei tribunali, rispetto a procedimenti con annualità tra il 2017 e il 2022. Il target per questa riduzione è fissato al 90% da raggiungere entro giugno 2026.

Anche l’arretrato ‘Pinto’ è in riduzione, registrando un -31,8% in tribunale e un -43,2% in Corte di appello rispetto ai dati del 2019. Per quanto riguarda il ‘disposition time’, che misura il rapporto tra processi pendenti e quelli definiti, i dati del primo semestre 2024 mostrano una diminuzione del -22,9% nel settore civile e del -32,0% in quello penale, rispetto al 2019. Questo dato nel settore penale supera l’obiettivo del Pnrr di una riduzione del 25% entro giugno 2026. Nel settore civile, invece, il calo è più contenuto rispetto all’obiettivo di riduzione del 40% entro la stessa scadenza. Questi risultati rappresentano un importante passo avanti nella giustizia italiana.

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