Secondo la classifica World’s Best Specialized Hospitals 2025, stilata da Newsweek in collaborazione con Statista, gli ospedali italiani si confermano tra i migliori al mondo. La graduatoria esamina le strutture in 12 campi specialistici, evidenziando l’eccellenza in cardiologia, ginecologia, oncologia e altre aree mediche. Anche se gli ospedali statunitensi, come la Mayo Clinic, predominano in molte categorie, l’Italia è rappresentata da strutture di alta qualità e innovazione.
Tra gli ospedali italiani più rinomati, il Policlinico Gemelli di Roma si distingue: è al 4° posto mondiale in ginecologia e ostetricia e all’8° in gastroenterologia. Il Niguarda di Milano si colloca al 19° in ginecologia e l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano è al 27° in gastroenterologia. Nell’ambito della pediatria, l’Ospedale Bambino Gesù di Roma si trova al 6° posto, mentre l’Istituto Giannina Gaslini di Genova è al 29°.
L’Italia è leader anche in oncologia e cardiologia, con due istituti oncologici di Milano che figurano nella top 10 globale: l’Istituto Europeo di Oncologia è al 9° e l’Istituto Nazionale dei Tumori al 10°. In cardiologia, il Centro Cardiologico Monzino si posiziona all’11° posto, seguito dall’Istituto San Raffaele al 22°. Nella cardiochirurgia, il Monzino si trova al 23° posto e il San Raffaele al 38°.
Altri ospedali italiani meritano di essere menzionati: l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna è al 9° posto mondiale in ortopedia, mentre l’Azienda Ospedale Università di Padova si piazza al 34° in urologia. Anche in endocrinologia e neurologia, l’Italia mostra le sue capacità, con il San Raffaele al 30° posto in endocrinologia e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta al 15° in neurologia.
Infine, l’innovazione tecnologica è un altro punto di forza. Nella graduatoria dei Best Smart Hospitals, che premia l’uso di tecnologie avanzate, l’Istituto Clinico Humanitas è il miglior ospedale italiano, posizionandosi al 39° posto su 350 strutture globali, seguito dal San Raffaele. Questo dimostra l’impegno dell’Italia non solo nella qualità delle cure, ma anche nell’adozione di tecnologie moderne nella sanità.