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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Google presenta un ricorso antitrust contro Microsoft in UE

Google ha formalmente presentato un reclamo alla Commissione Europea contro Microsoft, accusandola di pratiche anti-concorrenziali che limitano la libertà dei clienti di passare da Azure a piattaforme cloud concorrenti. Secondo Google, Microsoft utilizza il suo sistema operativo Windows Server in modo strategico per impedire la concorrenza nel settore del cloud computing, dove i principali concorrenti sono Microsoft e Amazon Web Services.

Amit Zavery, direttore generale e vicepresidente della piattaforma Google Cloud, ha spiegato durante una conferenza stampa che questa azione legale è necessaria per porre fine al “lock-in” che caratterizza i servizi di Microsoft. Questo fenomeno si riferisce alla pratica di rendere difficile per i clienti spostarsi verso altre piattaforme, costringendoli di fatto a rimanere ancorati ai servizi di Microsoft. Zavery ha insistito che la situazione attuale limita le scelte dei consumatori e crea squilibri nel mercato, ostacolando una competizione leale tra i vari operatori.

Le preoccupazioni di Google si concentrano sui termini di licenza del software Microsoft, che, secondo la dichiarazione ufficiale dell’azienda, ostacolano le organizzazioni europee nel trasferimento dei loro carichi di lavoro da Azure ad altre piattaforme cloud concorrenti. Questa situazione viene vista da Google come un modo per Microsoft di mantenere un monopolio sui suoi clienti, una pratica che va contro i principi di concorrenza sana.

L’iniziativa di Google mira, quindi, a stimolare una revisione delle pratiche di Microsoft da parte dei regolatori europei e a promuovere una maggiore trasparenza nel settore del cloud computing. Google sostiene che solo attraverso un intervento normativo si possono stabilire condizioni di mercato eque, che permettano una vera scelta ai clienti. Con questa mossa, Google non solo intende difendere i suoi interessi commerciali, ma anche incoraggiare un ambiente di competizione più aperto e giusto in un settore sempre più cruciale per l’innovazione tecnologica e l’economia globale.

In sintesi, Google cerca di ottenere supporto dalla Commissione Europea per combattere quelle che considera pratiche di lock-in dannose praticate da Microsoft, al fine di garantire una concorrenza equa nel mercato dei servizi cloud.

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