La Formula Uno riparte in Texas con il Gp degli Stati Uniti ad Austin, sul Circuito delle Americhe, domenica 20 ottobre. Questo è il 19esimo Gran Premio su 24 del Mondiale di F.1. Dopo la gara a Singapore, che ha visto Norris vincitore davanti a Verstappen, il clima è teso a causa di sospetti riguardanti la Red Bull. La scuderia è accusata di aver modificato l’ala anteriore delle monoposto tra le qualifiche e la corsa, violando una procedura rigorosamente vietata che consente interventi solo in caso di emergenze legate alla sicurezza.
Secondo notizie della BBC, la Red Bull avrebbe utilizzato un ammortizzatore per alterare l’altezza del T-Tray, una componente critica nel flusso d’aria sul fondo della vettura. Nonostante la Red Bull sostenga che il dispositivo non possa essere utilizzato in regime di parco chiuso, la FIA ha annunciato un monitoraggio più severo per garantire il rispetto delle normative. Norris e Hamilton hanno criticato Verstappen, insinuando che la Red Bull potrebbe aver beneficiato di questo dispositivo per le gare e per il titolo.
Con solo sei Gran Premi e tre Sprint ancora da disputare, la stagione entra in una fase intensa, con tre gare consecutive in Texas, Messico e Brasile. La lotta per i titoli è aperta: McLaren ha superato Red Bull nella classifica costruttori, mentre Norris insegue Verstappen nella graduatoria piloti. Quattro scuderie, tra cui McLaren, Red Bull, Ferrari e Mercedes, hanno portato importanti novità in pista che potrebbero influenzare le prossime gare, dato che ci sono ancora 180 punti in palio.
Il team principal della Ferrari, Vasseur, ha sottolineato l’importanza dell’imminente gara ad Austin, evidenziando la necessità di utilizzare le informazioni ottenute nelle gare precedenti sui curvoni ad alta velocità del circuito. Sia Leclerc che Sainz si sentono pronti e motivati a competere per vincere almeno un paio di gare e superare Red Bull nel campionato costruttori. Tuttavia, Charles, con un divario significativo nella classifica piloti, deve affrontare una sfida più ardua. La Ferrari ha sei gare per cercare di rispondere e migliorare la propria posizione.