I mercati iniziano la nuova settimana con tono incerto, in attesa dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti e della riunione della Bce. Donald Trump ha dichiarato che non tenterà di rimuovere Jay Powell, presidente della Federal Reserve, prima della scadenza del suo mandato nel 2026, e ha confermato che procederà con rialzi tariffari e deportazioni di massa all’inizio del suo mandato. Le tensioni sociali in Francia e Corea del Sud restano elevate, mentre la situazione in Siria si complica. In Asia, l’indice azionario di Seul è calato del 2,7%, e il won sudcoreano ha raggiunto i minimi degli ultimi due anni, dopo un tentato colpo di stato. Le borse cinesi sono in ribasso, con Shanghai e Hong Kong in calo di mezzo punto percentuale, a causa del rallentamento dell’inflazione al consumo in Cina, che ha generato richieste di misure stimolo più incisive. Questa settimana si svolgerà una Conferenza centrale a Pechino, dove si delineeranno le politiche economiche per il 2025, ma ci sono dubbi su nuovi aiuti.
In Giappone, lo yen ha recuperato terreno scendendo sotto quota 150 sul dollaro, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso in leggero rialzo, dopo una revisione al rialzo del PIL del terzo trimestre. Intanto, i prezzi del petrolio sono leggermente aumentati in Asia, a seguito degli eventi in Siria, dove il regime di Assad è in difficoltà. I future sul Brent si attestano poco sopra 71,5 dollari al barile.
Nei mercati valutari, il dollaro è stabile, mentre l’euro è sceso sotto 1,06 dollari. Gli investitori attendono la riunione della Bce, che dovrebbe portare a un taglio dei tassi di 25 punti base. A Francoforte, il mercato prevede un esito della riunione senza sorprese, ma con possibili indicazioni sulle future politiche monetarie. Dopo i recenti sviluppi in Francia relative alla stabilità del governo, si mantiene una certa cautela anche sui future di Wall Street, in attesa dei dati sull’inflazione americana, con il dato previsto in lieve aumento. Diverse altre banche centrali si riuniranno questa settimana, attese riduzioni di tassi in Canada e rialzi in Brasile. Infine, si prefigura un dicembre positivo per i mercati, ma ci sono timori di possibili delusioni riguardo ai dati sull’inflazione americana e le decisioni della Bce.
