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giovedì, 9 Gennaio, 2025
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Guida al Mercato Azionario

I mercati iniziano il 2025 con una certa attesa riguardo alle prime azioni del presidente eletto Donald Trump, ai dati macroeconomici negli Stati Uniti, alle decisioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea, nonché agli sviluppi nei conflitti in Ucraina e Medio Oriente. I recenti dati USA sui Jolts e sull’indice Ism servizi hanno sollevato preoccupazioni su un possibile aumento dell’inflazione. Nella sua prima conferenza, Trump ha mostrato il suo orientamento militarista, avanzando rivendicazioni su Panama e Groenlandia per motivi di sicurezza strategica, a cui i leader di Panama e Danimarca hanno risposto riaffermando la sovranità dei loro territori. Inoltre, è in corso una potenziale guerra commerciale con il Canada.

Dopo un anno record nel 2024, Wall Street si prepara per un 2025 di sentiment positivo, mentre gli investitori rimangono in attesa delle prime mosse dell’amministrazione Trump e dell’interpretazione dei dati macro per le decisioni della Fed. La continuità del trend rialzista dipenderà da diverse forze attive nei mercati. A breve si attendono i verbali della Fed della riunione del 18 dicembre, il bollettino della Bce e dati sul mercato del lavoro negli USA, tutti fattori cruciali in vista della conferenza della Fed del 29 gennaio.

In Germania, l’economia continua a stagnare, come evidenziano i dati di Destatis che mostrano una diminuzione dei nuovi ordini nel settore manifatturiero del 5,4% a novembre 2024. Escludendo gli ordini su larga scala, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il confronto trimestrale mostra un incremento dell’1,7% nei nuovi ordini totali nel periodo settembre-novembre 2024, con un lieve aumento dello 0,5% escludendo gli ordini di grande valore. Nonostante ciò, a ottobre 2024, i nuovi ordini sono diminuiti dell’1,5% rispetto a settembre.

In attesa dei dati sulla fiducia dei consumatori in Francia e sul saldo delle partite correnti, il mercato delle materie prime vede il prezzo del petrolio risalire sopra i 77 dollari al barile, mentre il costo del gas al Ttf si stabilizza sotto i 50 euro al megawattora, dopo un forte aumento all’inizio dell’anno dovuto all’interruzione delle forniture dalla Russia all’Europa.

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