I mercati stanno mostrando cautela in attesa dei dati sull’occupazione americana, con previsioni di un’occupazione intorno alle 200mila unità e una disoccupazione stabile tra il 4,1% e il 4,2%. Questi dati potrebbero favorire un taglio dei tassi da parte della Fed a dicembre, nonostante le incertezze legate alle politiche commerciali di Trump. In Asia, le performance dei mercati sono miste, influenzate dalle turbolenze politiche in Corea del Sud, dove l’opposizione ha chiesto l’impeachment del presidente Yoon. I future a Wall Street e in Europa rimangono piatti dopo i ribassi di ieri.
In Giappone, la Borsa di Tokyo è in calo nonostante un aumento dei salari più significativo degli ultimi 32 anni, mentre in Corea del Sud il mercato è negativo e il won mostra debolezza. Tuttavia, le borse cinesi registrano un rialzo grazie a speranze di ulteriori stimoli economici. In India, la Borsa di Mumbai è stabile dopo che la banca centrale ha mantenuto i tassi invariati e ha ridotto le riserve di cassa obbligatorie, contribuendo ad allentare le condizioni monetarie.
Il prezzo del petrolio si stabilizza attorno ai 72 dollari al barile, dopo che i paesi dell’Opec+ hanno deciso di prorogare di tre mesi i tagli alla produzione. Nonostante il contesto economico lento, l’Opec+ ha annunciato che i tagli di produzione saranno estesi fino a marzo 2025. A Wall Street, i future sono piatti in attesa dei dati sul mercato del lavoro, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate a 224.000 unità.
In Europa, si avvertono tensioni politiche a causa delle dimissioni del premier francese Barnier, ma le borse europee chiudono in rialzo. Macron ha dichiarato che non si dimetterà e che nominerà un nuovo primo ministro, mentre i paesi dell’Unione Europea stanno discutendo la creazione di un fondo di difesa di 500 miliardi di euro, aperto anche a Regno Unito e Norvegia, per incrementare la spesa in vista di un possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca. Le capitali europee valutano quindi nuove soluzioni per il finanziamento della difesa, considerando opzioni più radicali come i prestiti congiunti.