Charlene Guignard e Marco Fabbri sono una coppia che combina l’amore e la passione per la danza su ghiaccio, essendo fidanzati nella vita e anche partner sportivi. Rispettivamente provenienti da Brest, Francia, e Milano, Italia, sono ai vertici della danza su ghiaccio da alcuni anni e sono già focalizzati sui Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. Prima di questi eventi, si preparano per la prestigiosa finale del Grand Prix a Grenoble. In un’intervista, hanno espresso la loro soddisfazione per i risultati ottenuti finora, sottolineando che nel loro medagliere manca solo la medaglia olimpica. Competeranno sul ghiaccio dove si allenano quotidianamente, al Forum di Assago, rendendo la competizione ancora più significativa.
I due patinatori hanno conquistato il titolo di campioni d’Europa nelle ultime due edizioni e hanno portato a casa un argento e un bronzo ai mondiali. Sotto la guida di Barbara Fusar Poli, ex campionessa di danza su ghiaccio, e con il supporto del loro staff, si stanno preparando attentamente per affrontare la finale. Guignard e Fabbri hanno commentato che la competizione del Grand Prix sarà molto aperta e si aspettano vari risultati, ma il loro obiettivo principale è eseguire al meglio i loro programmi.
Oltre a loro, anche altre coppie competitrici parteciperanno, come gli inglesi Fear-Gibson e i canadesi Gilles-Poirier. Rappresenteranno l’Italia anche Conti-Macii tra le coppie e Grassl tra gli uomini. Charlene e Marco hanno l’intenzione di portare sempre qualcosa di nuovo nei loro programmi, cercando di creare esibizioni gioiose e festose.
Quest’anno hanno realizzato un programma libero incentrato sui robot, un tema innovativo che sta riscontrando apprezzamento, nonostante le difficoltà tecniche e fisiche. La loro giornata inizia presto e si compone di intense sessioni di allenamento, preparazione atletica e fisioterapia, intervallate da momenti di vita quotidiana.
Per quanto riguarda l’assenza dei pattinatori russi, riconoscono che la loro mancanza si fa sentire, specialmente nelle discipline di coppia e femminile. Infine, commentando la visibilità del pattinaggio in Italia, Guignard e Fabbri notano che, sebbene ci siano stati progressi negli ultimi venti anni, lo spazio per il pattinaggio in televisione rimane limitato, ostacolato dalla predominanza del calcio.