“Non siamo al sicuro. Gli hacker sono più avanti”, afferma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al Corriere della Sera in riferimento all’inchiesta di Milano sui crimini informatici contro banche dati pubbliche e sensibili. Nordio sottolinea l’esistenza di un divario da colmare tra le capacità criminali, le dotazioni tecnologiche disponibili e le norme vigenti. Propone di allinearsi con le nuove minacce, suggerendo l’importanza di anticipare le mosse degli hacker piuttosto che inseguirle. Sottolinea che la captazione dei dati è solo un aspetto di un problema più grande: la manipolazione delle informazioni tramite intelligenza artificiale, potenzialmente in grado di generare fake news dannose.
La sicurezza dei dati riservati è un tema cruciale. Secondo Nordio, non si tratta soltanto di garantire la sicurezza delle strade, ma di proteggere informazioni sensibili, il cui uso improprio per conflitti interni è inaccettabile. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ribadisce che l’utilizzo di dati che non dovrebbero essere divulgati costituisce un reato. Rifiuta categoricamente la pratica del dossieraggio, affermando che questa situazione è stata denunciata ripetutamente.
Dal canto suo, Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, evidenzia come gli accessi illegali indicati nell’inchiesta della Procura di Milano, considerati come una forma di dossieraggio e acquisizione illecita di informazioni, rappresentino un problema serio per la democrazia. Bonelli insiste sull’importanza che il governo, avendo a disposizione strumenti adeguati con il controllo dei servizi segreti e della Polizia, deve intervenire per garantire la sicurezza e l’inviolabilità dello Stato.
In sintesi, sia Nordio che Tajani e Bonelli concordano sull’urgenza di proteggere le banche dati pubbliche e la necessità di interventi legislativi e operativi per contrastare le minacce informatiche. La situazione attuale richiede una reazione forte e strategica, capace di affrontare il crescente rischio di attacchi hacker e la diffusione di notizie false attraverso l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.