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martedì, 14 Gennaio, 2025
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I Carabinieri in Azione: Esercizio del Dovere

Nei salotti italiani si discute delle manifestazioni in memoria di Ramy, un giovane deceduto a Milano durante un inseguimento con i carabinieri. Francesco Giubilei, giornalista, sostiene che l’incidente venga sfruttato da gruppi pro-Palestina e centri sociali per organizzare manifestazioni che culminano in attacchi alla Polizia. Maria Teresa Meli del Corriere della Sera avverte il governo Meloni di prestare attenzione ai migranti di seconda e terza generazione in Italia, sottolineando l’importanza di ascoltare le loro voci.

Il senatore della Lega, Claudio Durigon, difende le azioni dei carabinieri, ritenendo che la tragedia sia avvenuta a causa di una decisione del giovane di non fermarsi. Secondo Durigon, i carabinieri hanno agito con coraggio, rischiando la propria vita nel dovere di mantenere l’ordine. Durante un dibattito su Omnibus, Angela Mauro critica la mentalità che richiede la pena di morte per chi non rispetta l’alt, evidenziando che un agente non dovrebbe auspicare la morte in tali situazioni.

Davide Farone di Italia Viva elogia le parole del padre di Ramy, descrivendolo come una persona nobile e straordinaria. Sottolinea l’importanza di non generalizzare riguardo ai giovani immigrati, riconoscendo che vi sono violenti da isolare, ma avvertendo contro la stigmatizzazione collettiva. Meli, nel suo intervento, ribadisce l’importanza di ascoltare i migranti e invita a una riflessione seria sul tema.

Artura Scotto del Partito Democratico, da parte sua, riconosce il senso delle parole del padre di Ramy, ritenendole un appello ai manifestanti di non danneggiare le città. Sottolinea altresì l’inaccettabilità dell’incidente e la necessità di un’indagine approfondita. Andrea Cecchini di Italia Celere accenna alla possibilità di incidenti mortali durante gli inseguimenti, riprendendo un disegno di legge presentato nel 2018 per il reato di fuga.

Marco Lisei, di Fratelli d’Italia, afferma che le manifestazioni al Corvetto sono state pacifiche, mentre altre hanno portato a scontri nelle città governate dalla sinistra. Infine, Daniela Preziosi sottolinea che neanche la famiglia di Ramy riconosce le manifestazioni come solidali. Antonio Padellaro avverte che le parole del padre dovrebbero servire da monito, mentre Claudio Cerasa chiama a una ricerca di giustizia priva di accuse reciproche tra schieramenti politici.

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