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martedì, Ottobre 8, 2024
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I Cinesi in Europa: Le Loro Fabbriche Automobilistiche

Il recente voto dei governi dell’Unione Europea sulla proposta della Commissione di introdurre dazi definitivi sulle auto elettriche importate dalla Cina ha messo in evidenza i timori riguardo a possibili ritorsioni commerciali da parte di Pechino. Mentre si attende l’implementazione di queste tariffe, prevista per novembre, le aziende cinesi, come Byd e Chery, stanno già adottando misure per aggirare i dazi, stabilendo impianti di produzione in Europa.

Byd sta costruendo una fabbrica in Ungheria, prevista per essere operativa all’inizio del 2027, e Chery ha siglato un accordo con Ev Motors per ripristinare un’ex sede della Nissan a Barcellona entro un anno. Questi sviluppi sono significativi, poiché la Spagna, secondo produttore di auto in Europa, ha guidato i dodici Paesi che si sono astenuti dal votare contro i dazi, mentre l’Ungheria si è opposta.

Pedro Sánchez, presidente del governo spagnolo, ha recentemente dichiarato la necessità di evitare una guerra commerciale, evidenziando l’importanza della Spagna nel settore automobilistico europeo e nella sua esportazione di carne suina, potenzialmente a rischio di rappresaglie cinesi. Chery, da oltre vent’anni, è il principale esportatore di veicoli dalla Cina e vanta un fatturato significativo.

La joint venture tra Chery ed Ev Motors mira a rilanciare il brand Ebro con una nuova gamma di veicoli ecologici, grazie a un investimento di 400 milioni di euro, con obiettivo di produrre 150.000 veicoli entro quattro anni. Nel frattempo, lo stabilimento di Byd in Ungheria offrirà significative opportunità di lavoro e sviluppo locale, con un investimento di circa 501 milioni di euro e un impegno governativo di aiuti per infrastrutture.

Recentemente, il premier ungherese Orbán ha incontrato i dirigenti di Byd, sottolineando l’importanza dell’Ungheria come principale destinazione per gli investimenti cinesi in Europa centrale e orientale. Da notare che nell’ultimo trimestre del 2023, Byd ha superato le vendite di Tesla, evidenziando il crescente potere della Cina nel settore delle auto elettriche. La situazione continua a evolvere mentre i governi cercano di bilanciare le politiche commerciali e la protezione degli interessi economici nazionali.

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