Persone che assumono Ozempic o farmaci simili, utilizzati per trattare il diabete o per la gestione del peso, presentano un tasso di overdose da oppioidi inferiore del 40% e un tasso di intossicazione da alcol inferiore del 50%, rispetto a quelli affetti da disturbo da uso di oppioidi (OUD) o alcol (AUD) senza tali farmaci. Questa scoperta proviene da uno studio condotto da Fares Qeadan della Loyola University e pubblicato sulla rivista scientifica Addiction. Ozempic appartiene a una classe di farmaci chiamati agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1 RA), prescritti per la gestione del diabete, obesità e condizioni correlate al peso.
Questi farmaci agiscono su una parte del cervello chiamata sistema mesolimbico, che è coinvolta nella riduzione dell’appetito e nell’aumento della sensazione di soddisfazione dopo il pasto. Il sistema mesolimbico è anche coinvolto nei comportamenti legati alla dipendenza, il che suggerisce che i GLP-1 RA e farmaci simili possono influenzare i percorsi di risposta alla ricompensa associati all’uso di sostanze. Altri farmaci simili sono gli agonisti del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP), come Mounjaro, un farmaco per la perdita di peso. La maggior parte della ricerca precedente sui GLP-1 RA e GIP in relazione ai disturbi da uso di sostanze era limitata a studi su animali o sperimentazioni cliniche di piccole dimensioni.
Lo studio recente ha analizzato un campione ampio di 503.747 persone con storie di disturbo da uso di oppioidi, di cui 8.103 avevano una prescrizione di GLP-1 RA o GIP. I ricercatori hanno osservato che i pazienti con OUD in trattamento con GLP-1 RA o GIP avevano un tasso di overdose inferiore del 40% rispetto a quelli che non utilizzavano tali farmaci. Similmente, hanno studiato 817.309 persone con una storia di disturbo da uso di alcol, identificando 5.621 pazienti con prescrizione di GLP-1 RA o GIP, e constatando una riduzione del 50% nel tasso di intossicazione da alcol. I risultati di questo studio forniscono una base promettente per sviluppare nuovi trattamenti per i disturbi legati all’abuso di sostanze.