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giovedì, 9 Gennaio, 2025
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I fiumi sotterranei che irrorano le riserve americane

I ricercatori della Princeton University e della University of Arizona hanno sviluppato una simulazione che mappa l’acqua sotterranea su scala continentale, dopo tre anni di studi sulle falde acquifere negli Stati Uniti e oltre. Questa simulazione, pubblicata su Nature Water, ha rivelato che l’acqua piovana e lo scioglimento della neve penetrano nel sottosuolo molto più a fondo del previsto, con oltre la metà dell’acqua in fiumi e torrenti che proviene da falde acquifere profonde, precedentemente considerate isolate dai corsi d’acqua.

Le scoperte hanno significative implicazioni per il monitoraggio dell’inquinamento e per la previsione dell’impatto del cambiamento climatico sulle falde acquifere, cruciali per il rifornimento di acqua potabile negli Stati Uniti. La simulazione copre l’intero territorio continentale statunitense e parti del Canada e del Messico, misurando il flusso delle falde acquifere su oltre 3 milioni di miglia quadrate (7,85 milioni di chilometri quadrati).

Utilizzando una simulazione idrologica ad alta risoluzione, i ricercatori hanno tracciato il movimento dell’acqua attraverso i sistemi sotterranei, rivelando come nel Midwest le falde acquifere possano estendersi su lunghe distanze, in particolare dove le montagne incontrano le pianure, con flussi che raggiungono le 148 miglia (238 chilometri) alle basi delle Montagne Rocciose. Un altro aspetto sorprendente dello studio è che quasi il 90% dei bacini idrografici negli Stati Uniti riceve acqua da fonti vicine e trasferisce essa ad altre.

Le falde acquifere, pur essendo invisibili, costituiscono il 99% dell’acqua dolce non congelata del pianeta e forniscono acqua potabile a 145 milioni di americani, oltre a irrigare il 60% dell’agricoltura mondiale. Tuttavia, queste risorse si stanno esaurendo a un ritmo preoccupante, e il loro studio si è rivelato complicato. Le nuove simulazioni permettono di tracciare queste risorse fondamentali e di comprendere gli effetti delle perdite da pozzi petroliferi e di gas.

Le interconnessioni tra i bacini idrografici non solo influenzano il flusso dell’acqua, ma indicano anche la durata della contaminazione nelle falde acquifere, rendendo difficile la gestione di inquinanti come nitrati e PFAS. In aggiunta, gli studi hanno dimostrato che le acque profonde, situate a 10-100 metri sotto la superficie, contribuiscono significativamente al flusso dei corsi d’acqua, specialmente in aree topograficamente ripide.

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