Olinto Bonalumi, 64 anni, era noto in Italia come specialista di colpi alle cassette di sicurezza nei caveau degli istituti bancari, guadagnandosi il soprannome di “Lupin di Foggia”. La sua carriera criminale si era estesa in diverse regioni italiane, dalla Puglia alle Marche, dalla Calabria alla Liguria. Era latitante dal gennaio 2021 e dal 2022 figura tra gli uomini più pericolosi ricercati dal ministero dell’Interno, avendo accumulato una condanna di 13 anni per vari crimini, tra cui concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di comunicazioni, furto e rapina.
La sua fuga è terminata il 6 gennaio in un’operazione della Sisco di Bari e della Squadra mobile di Foggia, con l’assistenza della polizia romana, che ha condotto a Bonalumi nel quartiere Eur di Roma. L’operazione è stata coordinata dalla procura di Bari per eseguire un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale della corte d’appello di Ancona.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando che si tratta di “un segnale forte e chiaro” per la lotta alla criminalità, indicando la presenza dello Stato in ogni contesto di contrasto alla criminalità organizzata.