Entro il 2030, si prevede la creazione di 170 milioni di posti di lavoro a livello globale, con 92 milioni di ruoli che verranno sostituiti, portando a un incremento netto di 78 milioni di nuove posizioni. Tuttavia, per affrontare questa transizione è fondamentale investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Il Rapporto sul Futuro del Lavoro 2025, pubblicato dal World Economic Forum, evidenzia fattori come i progressi tecnologici, i cambiamenti demografici e le pressioni economiche come elementi chiave che modelleranno il mercato del lavoro. Tra le professioni più richieste ci sono informatici, agricoltori, infermieri e docenti, mentre ruoli come cassieri e grafici risentiranno di una diminuzione della domanda.
Le competenze più ricercate includeranno sia abilità tecniche sia capacità umane come comunicazione e collaborazione. Si avverte l’urgenza di un’azione coordinata tra i settori pubblico e privato per colmare le lacune nelle competenze e promuovere percorsi accessibili per le nuove professioni. La carenza di competenze è vista come la principale barriera alla trasformazione aziendale, con una proiezione che indica che il 63% dei datori di lavoro considera questa mancanza un ostacolo cruciale. Si prevede un marcato aumento della domanda di competenze in intelligenza artificiale, big data e cybersecurity, ma anche abilità umane come resilienza e pensiero creativo saranno fondamentali.
La crescita dei lavori in settori essenziali come assistenza e istruzione è prevista, insieme all’emergere di nuove opportunità nell’ambito tecnologico. Tuttavia, vi è anche la preoccupazione per i posti di lavoro che andranno persi a causa dell’automazione. Le aziende stanno cercando di adattarsi, con molti datori di lavoro che progettano di aumentare le competenze del personale, ma anche di ridurre la forza lavoro in alcuni ambiti. Oltre alle sfide economiche, fattori demografici come l’invecchiamento della popolazione influenzano la domanda di professioni nel settore sanitario, mentre le tensioni geopolitiche rappresentano una preoccupazione per le imprese.
In conclusione, affrontare i cambiamenti delineati richiede un’azione urgente da parte di tutti gli attori coinvolti, al fine di costruire una forza lavoro resiliente e pronta per le sfide future.
