I lupi etiopi, scientificamente noti come Canis simensis, sono carnivori che mostrano un comportamento insolito leccando il nettare della pianta Red Hot Poker, o Kniphofia foliosa. Questo comportamento, osservato per la prima volta da un team internazionale di biologi e descritto nella rivista Ecology, rappresenta una novità tra i grandi predatori. Con meno di cinquecento esemplari rimasti in natura, i lupi etiopi, o lupi delle Highlands, possono sembrare volpi per il loro pelo rossastro e le macchie bianche, ma sono effettivamente lupi con una corporatura snella e lunghe zampe, distinti dai lupi grigi comuni.
Questi animali sociali si trovano in sole sei popolazioni in Etiopia, in particolare nelle regioni alpine sopra i 3.000 metri. La loro dieta è principalmente composta da topi talpa giganti. I lupi etiopi sono una delle specie africane più iconiche, con fossili risalenti a 1,6 milioni di anni fa, ma oggi sono a rischio e classificati come specie in pericolo nella Lista Rossa dell’IUCN. Si stima che vi siano solo 454 lupi adulti distribuiti in 99 branchi su un’area di 2.700 chilometri quadrati. Le principali minacce provengono dall’attività umana, in particolare dalla diffusione di malattie tramite la domesticazione dei cani.
I ricercatori avevano già notato che i lupi etiopi occasionalmente leccano il nettare, ma non avevano mai catturato il momento in video. Nel maggio e giugno del 2023, una squadra di biologi ha seguito tre branchi di lupi mentre cercavano cibo tra i fiori. Sono stati osservati sei lupi mentre leccavano nettare da trenta piante, oddio i loro musi si coprivano di polline. Questo comportamento potrebbe suggerire che i lupi agiscano come impollinatori, anche se lo studio non può confermarlo. Non è certo nemmeno se il nettare rappresenti una risorsa alimentare essenziale per i lupi.
Per mammiferi onnivori e carnivori di dimensioni minori, come le civette delle palme o i toporagni elefante, il nettare può fornire un apporto calorico supplementare. I lupi, tuttavia, potrebbero semplicemente divertirsi a mangiare il nettare per il suo sapore.
