Murales, un episodio che coinvolge la nonna dell’autore che, convinta di assistere a un atto di vandalismo, corre dai vigili urbani per denunciare alcuni ragazzi che stavano imbrattando la vecchia stazione ferroviaria della Valle Olona. Tra questi, c’era anche il nipote preferito della nonna, che stava realizzando l’opera con un permesso firmato dal sindaco. Fortunatamente, la street art ha guadagnato riconoscimento come forma d’arte legittima, affrontando questioni sociali in modo incisivo e diretto. I murales vengono riconosciuti per la loro capacità di narrare storie meglio di altri mezzi espressivi.
L’arte murale ha avuto un’evoluzione, transcendendo i confini urbani per entrare in musei prestigiosi, per poi tornare nei contesti cittadini. Questo fenomeno aiuta i marchi a comunicare i propri valori in modo coerente attraverso le rappresentazioni artistiche. Tra i vari artisti, spicca SteReal, alias Stefania Marchetto, che ha realizzato l’opera “Ballerina di pattinaggio artistico” a Milano.
Un importante progetto contemporaneo è “Metropolis, Urban Art Stories”, prodotto da Rai Contenuti Digitali e Transmediali. Si tratta di un viaggio visivo che esplora i mutamenti storici, politici e culturali dell’Italia contemporanea attraverso l’arte urbana. Il programma, composto da otto episodi, porta gli spettatori in un tour tra Napoli, Roma, Torino e Milano, dove i murales arricchiscono gli spazi pubblici trasformandoli in musei a cielo aperto, raccontando storie di resistenza e riqualificazione urbana.
Condotto da Metis Di Meo e diretto da Maurizio Di Cesare, “Metropolis” si propone di esplorare diversi approcci all’arte urbana, presentando artisti con background e stili vari ma uniti nel ridefinire il paesaggio dei loro quartieri. Metis Di Meo sottolinea la potenza espressiva di questa forma d’arte, nonostante la sua natura provocatoria. Il programma si avvale anche di una serie di esperti, tra critici e curatori, per guidare gli spettatori in questo mondo vibrante e in continua evoluzione.