21 Settembre 2024

I produttori di auto chiedono alla UE un posticipo delle normative sulle emissioni

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Le case automobilistiche stanno chiedendo all’Unione Europea di attivare una procedura d’emergenza per posticipare di due anni, fino al 2027, l’entrata in vigore delle severe normative sulle emissioni di CO2, attualmente in programma per il 2025. Questa richiesta emerge da un documento non firmato, ma ritenuto provenire da Renault e dal suo CEO, Luca de Meo, presidente dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA). Secondo Le Monde, l’obiettivo del documento è rinviare l’inasprimento del “standard CAFE”, che stabilisce una soglia media di emissioni di CO2 per i veicoli venduti, pena sanzioni pecuniarie.

Per giustificare questo rinvio, il documento suggerisce di utilizzare una disposizione poco conosciuta del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l’articolo 122.1, che consentirebbe di ritardare l’applicazione di un regolamento in situazioni di emergenza, bypassando così il Parlamento europeo. I produttori di automobili sono consapevoli che per raggiungere i nuovi obiettivi di emissioni, dovrebbero vendere una vettura elettrica per ogni quattro veicoli a combustione. Ciò è necessario per compensare le emissioni di gas serra generate dai veicoli a combustione interna.

Tuttavia, attualmente il mercato delle auto elettriche in Europa sta stagnando, rappresentando meno del 15% delle vendite totali per le autovetture e solo il 7% per i veicoli commerciali. Le conseguenze di un eventuale mancato rispetto delle nuove normative sarebbero notevoli, con sanzioni che potrebbero arrivare fino a 13 miliardi di euro per le autovetture e 3 miliardi per i veicoli commerciali.

L’ACEA, contattata dalla AFP, non ha confermato l’autenticità del documento, ma ha espresso preoccupazioni crescenti riguardo alla capacità dell’industria automobilistica di conformarsi ai nuovi standard sulle emissioni. Di fronte a un mercato in difficoltà e a requisiti normativi stringenti, le case automobilistiche cercano quindi di ottenere flessibilità e tempo per adattarsi ai cambiamenti in un contesto economico e ambientale che sta evolvendo rapidamente.

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