L’associazione “Identità Fotografiche” è stata recentemente presentata a Roma, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare gli archivi fotografici italiani, un patrimonio culturale e storico di grande rilevanza. Promuovendo la cultura fotografica, l’associazione intende creare un collegamento tra fotografi storici e nuovi talenti nel campo del fotogiornalismo.
All’evento di lancio hanno partecipato figure significative della cultura e della politica, tra cui il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e membri della Commissione Cultura alla Camera, che hanno condiviso il loro sostegno all’iniziativa. I fondatori, Maurizio Riccardi, Marco Ravagli e Marco Geppetti, anch’essi fotografi professionisti e eredi di importanti archivi, hanno messo in evidenza l’importanza della fotografia come mezzo di narrazione visiva della storia italiana.
Tra gli interventi, Davide Desario, direttore di Adnkronos, ha sottolineato l’importanza del fotogiornalismo nel raccontare la verità, evidenziando come le fotografie significative siano il risultato dell’operato di veri professionisti. Riccardi ha spiegato che l’associazione ha come scopo oltre alla tutela, anche la catalogazione e digitalizzazione degli archivi fotografici, garantendone l’accesso e la salvaguardia per le future generazioni. L’associazione mira a dare nuova vita alla fotografia storica, coprendo eventi cruciali, dalle immagini iconiche agli anni di piombo, fino alle emergenze globali.
Significativi anche i commenti di Alessandro Amorese e Federico Mollicone, quest’ultimo ha citato l’impegno del ministero della Cultura, che ha già destinato fondi per la valorizzazione degli archivi fotografici. Durante l’incontro è stata discussa anche la crescente influenza dei social media sulla fotografia, con una critica all’approccio superficiale che tende a svalutare il lavoro professionale.
L’intelligenza artificiale è stata oggetto di dibattito, visto sia come opportunità che come rischio per l’autenticità delle immagini. Amorese ha annunciato l’avvio di un’indagine sulla digitalizzazione da parte della Commissione Cultura, mettendo in luce la necessità di garantire la veridicità nel racconto fotografico. L’incontro si è concluso con un appello agli operatori del settore per unirsi nella salvaguardia del patrimonio fotografico italiano, riconoscendo la fotografia come un’arte fondamentale per la memoria collettiva e l’identità culturale del paese.