Igа Swiatek, la tennista polacca ex numero uno al mondo, è stata squalificata per un mese a causa di un test antidoping positivo per doping. La Swiatek, vincitrice di cinque Slam, tra cui Wimbledon e Roland Garros, oltre a un oro olimpico in doppio e un bronzo nel singolare, ha dovuto affrontare questa clamorosa situazione dopo essere stata beccata il 12 agosto a Cincinnati a causa di un integratore contaminato da Trimetazidina, una sostanza vietata. Per questa violazione, ha perso 390 punti WTA. La squalifica è stata considerata minima poiché le è stata riconosciuta la “non negligenza”.
Il caso di Swiatek ha fatto riemergere similitudini con quello di Jannik Sinner, anch’egli coinvolto in una questione di doping, ma con differenze significative. Entrambi i casi hanno avuto un grande impatto, ma mentre Swiatek ha subito un solo test antidoping, Sinner ne ha affrontati due. Sinner è riuscito a dimostrare che la sostanza Clostebol era entrata nel suo corpo a causa di un professionista, il fisioterapista Giacomo Naldi, sottolineando l’assenza di colpa e ottenendo così un’assoluzione. Swiatek, al contrario, ha impiegato diversi giorni per fornire una spiegazione per la sua positività e ha ammesso di aver assunto una sostanza contaminata direttamente.
La squalifica di Swiatek è stata decisa dall’ITIA, ma sia la WADA che l’agenzia polacca antidoping, Polada, possono ancora appellarsi a questa decisione. La situazione di Swiatek è complicata, ed è ora sotto attenzione mondiale. Intanto, per Sinner, si attende una sentenza dal tribunale arbitrale dello Sport di Losanna (Tas) entro l’11 febbraio 2024, ma non sono state fornite ulteriori informazioni sul possibile esito o sui dettagli procedurali.
Infine, si è parlato della possibilità di una mediazione tra le parti per risolvere le controversie al di fuori del Tas, suggerendo che ci potrebbe essere un margine per una risoluzione amichevole, soprattutto considerando che la sanzione di Swiatek è sembrata essere stata concordata in qualche modo.