29 Settembre 2024

Il 41% degli Italiani presenta tre o più fattori di rischio per le malattie cardiache

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Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo occidentale e in Italia, rappresentando il 30,8% dei decessi nel 2021. Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) avvertono che il 41% degli italiani tra i 18 e i 69 anni ha almeno tre fattori di rischio. Nonostante questo, l’80% dei decessi dovuti a queste patologie potrebbe essere evitato con misure preventive efficaci.

In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, è stato presentato un “calcolatore” del rischio, disponibile online, che consente di stimare la probabilità di un infarto o di un ictus nei dieci anni successivi, basandosi su vari fattori come età, sesso e abitudini di vita. Gli esperti, come Rocco Bellantone, presidente dell’Iss, sottolineano l’importanza di un approccio positivo: medici e cittadini possono collaborare per promuovere stili di vita sani e praticare la prevenzione.

Le malattie cardiovascolari comprendono patologie ischemiche del cuore e cerebrovascolari, con 217.000 decessi all’anno in Italia. I dati del Progetto Cuore mostrano che nel 2023, il rischio medio cardiovascolare è del 6,9% negli uomini e del 2,3% nelle donne. Questi rischi sono influenzati da fattori modificabili, come ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, obesità, sedentarietà e dieta inadeguata.

La salute cardiaca tra i più giovani è un aspetto cruciale. Attualmente, il 25,5% della popolazione italiana pratica sport, ma è fondamentale che i giovani e i loro genitori siano consapevoli dello stato di salute del cuore. La collaborazione tra pediatri e cardiologi è essenziale per garantire che i bimbi con problemi cardiaci siano seguiti adeguatamente.

Le statistiche indicano che il 18% degli italiani adulti ha una diagnosi di ipertensione, il 18% di ipercolesterolemia, e più di un terzo degli intervistati è sedentario. Inoltre, meno del 7% consuma le cinque porzioni di frutta e verdura giornaliere raccomandate.

In risposta alla grave situazione, i cardiologi hanno messo a punto un piano strategico che prevede screening obbligatori su colesterolo e pressione per tutti, un elettrocardiogramma annuale per gli over 65, e la creazione di aree pubbliche attrezzate per la pratica sportiva. Il piano, formulato dalla Federazione Italiana di Cardiologia e altre organizzazioni, mira a migliorare la salute cardiaca attraverso prevenzione, educazione e innovazione tecnologica.

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