Il Botafogo ha vinto la sua prima Coppa Libertadores battendo l’Atletico Mineiro con un punteggio di 3-1 in una finale interamente brasiliana. La partita si è svolta allo stadio Monumental di Nuñez, a Buenos Aires, casa del River Plate, e per i bianconeri l’inizio è stato drammatico. Solo 29 secondi dopo il fischio d’inizio, il centrocampista Gregore è stato espulso per un intervento pericoloso che ha colpito Fausto Vera alla testa. Nonostante la superiorità numerica dell’Atletico Mineiro, il Botafogo ha mantenuto la calma e ha trovato il ritmo di gioco. Nel primo tempo, la squadra ha sbloccato il risultato grazie ai gol di Luiz Henrique e dell’ex interista Alex Telles, portandosi sul 2-0.
Nella ripresa, l’Atletico ha provato a riaprire la partita accorciando le distanze con un gol dell’ex attaccante del Napoli, Edu Vargas, rendendo il punteggio 2-1. Tuttavia, la partita è rimasta in equilibrio fino all’ultimo minuto. Solo al 97mo minuto, Ju’nior Santos ha siglato la rete della sicurezza per il Botafogo, fissando il punteggio finale sul 3-1 e assicurando la vittoria nella finale.
Con questo trionfo, il Botafogo ha conquistato il suo primo titolo di Libertadores, aggiungendosi così alla lista delle squadre brasiliane che hanno vinto il prestigioso torneo. La vittoria rappresenta il sesto successo consecutivo per i club brasiliani in Copa Libertadores dal 2019, aumentando la competizione tra Brasile e Argentina per il numero totale di titoli vinti. Attualmente, i club brasiliani hanno vinto 24 Coppe Libertadores, mentre i club argentini ne hanno vinte 25, a testimonianza della rivalità storica tra le due nazioni nel calcio sudamericano. La prestazione del Botafogo, sotto la guida del tecnico portoghese Artur Jorge, è stata un chiaro esempio di determinazione e talento, nonostante le avversità iniziali.
