La situazione della gara elettorale in Umbria si presenta competitiva, con il Partito Democratico (PD) che punta su due aspetti cruciali: il voto a Perugia e l’affluenza alle urne. Le previsioni degli esponenti del PD indicano che la candidata di centrosinistra e quella di centrodestra sono in una corsa serrata, con una leggera precedenza per la governatrice uscente, Donatella Tesei. Il clima è di tensione, poiché il centrodestra attualmente governa sia a livello regionale che nazionale. Un esponente del PD ha commentato che le elezioni si svolgono in un contesto di “trasferta” per il centrosinistra.
Una figura chiave nella competizione potrebbe essere il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, schierato con il centrodestra. Sebbene a livello nazionale il suo supporto non sembri portare voti significativi, il suo radicamento locale è palpabile. Bandecchi ha dichiarato in un post che non ha intenzione di elemosinare voti, ma piuttosto di acquistarli o di prenderli per forza, provocando un’immediata reazione dal centrosinistra e richieste di chiarimenti da parte di M5s e Avs.
Le dichiarazioni di Bandecchi hanno spinto M5s, rappresentato dalla deputata Emma Pavanelli, a richiedere un’indagine sulla questione, evidenziando potenziali comportamenti illeciti. La deputata Elisabetta Piccolotti ha sollevato interrogativi sul significato delle affermazioni di Bandecchi che insinuano possibili intimidazioni o corruzione per acquisire voti. In risposta, il vicecapogruppo Avs ha chiesto al ministro dell’Interno di indagare su possibili irregolarità.
Intanto, il PD cerca di massimizzare i voti a Perugia, dove la coalizione di centrosinistra ha già conseguito una vittoria recente. La candidata sostenuta è Stefania Proietti, che si è distinta per posizioni conservatrici su temi come il fine vita, ma ha visto la sua campagna rigenerarsi e diventare incisiva, specialmente in merito alla sanità. La segretaria del PD, Elly Schlein, sta intensificando gli sforzi per motivare gli elettori a esprimere il loro voto e ha programmato visite in vari centri della regione.
Non ci sarà un gran finale di campagna con tutti i leader, dato che è preferibile una strategia più diffusa per coinvolgere gli indecisi. Schlein si sposterà anche in Emilia-Romagna, cercando di mantenere la campagna focalizzata su questioni locali.