Un recente studio pubblicato sulla rivista Current Biology ha esplorato il modo in cui il cervello umano organizza le esperienze quotidiane, suddividendole in capitoli basati sugli interessi e sui dettagli a cui si presta attenzione. Condotto da scienziati dell’Università della Columbia e guidato da Christopher Baldassano, lo studio ha utilizzato 16 narrazioni audio di circa tre o quattro minuti ambientate in quattro scenari: ristorante, aeroporto, supermercato e aula magna. Ogni racconto affrontava una situazione sociale significativa, come una rottura o una proposta di matrimonio.
I ricercatori hanno scoperto che il cervello segmenta le esperienze in singoli eventi e che la categorizzazione dipende dai punti di interesse del momento. Ad esempio, ascoltando una storia su una proposta di matrimonio in un ristorante, la corteccia prefrontale organizza il racconto attorno agli eventi legati alla proposta stessa. Se, invece, l’attenzione è rivolta ai piatti del menu, la suddivisione avviene in base a queste informazioni.
Durante l’indagine, i ricercatori hanno anche notato che si poteva influenzare la corteccia prefrontale chiedendo ai partecipanti di focalizzarsi sugli eventi relativi agli ordini dei commensali. Baldassano ha affermato che il cervello compone le esperienze in blocchi significativi per l’individuo. Utilizzando la risonanza magnetica, gli scienziati hanno identificato l’attività cerebrale associata alla creazione di nuovi episodi. I risultati hanno dimostrato che i dettagli su cui i partecipanti erano incoraggiati a concentrarsi influenzavano quali parti della storia venivano percepite come capitoli distinti.
I prossimi passi del team riguardano l’analisi dell’impatto delle aspettative sulla memoria a lungo termine. Durante lo studio, ai partecipanti è stato chiesto di raccontare cosa ricordavano di ciascuna storia. Gli scienziati stanno attualmente esaminando come la prospettiva assunta durante l’ascolto influisca sulla memoria. Nel complesso, la ricerca mette in evidenza come conoscenza e aspettative siano fattori cruciali nel sistema cognitivo. Baldassano ha concluso sottolineando che monitorare l’attività cerebrale nel tempo è una sfida significativa e ha definito il lavoro effettuato nel laboratorio come stimolante, utilizzando storie significative e modelli matematici per approfondire i processi cognitivi.
