La vicenda di Carmela Girasole, una maestra bresciana di 45 anni, è avvolta nel mistero dopo la sua morte avvenuta una settimana fa, in ospedale, in condizioni disperate. Gli accertamenti medici iniziali indicano che la causa del decesso sia stata un aneurisma, ma la procura ha avviato un’inchiesta per verificare se ci siano stati episodi di violenza. L’autopsia, eseguita recentemente, ha avuto lo scopo di chiarire ulteriormente le circostanze della morte.
Il fidanzato convivente della vittima, un ventiseienne di origini tunisine con precedenti penali per spaccio, è attualmente indagato per omicidio preterintenzionale. Tuttavia, risulta irreperibile. La sua registrazione nel registro degli indagati è stata effettuata come misura precauzionale, in considerazione della necessità di approfondire le cause della morte attraverso l’autopsia.
Dall’indagine emerge che la relazione tra Carmela e il suo fidanzato è stata segnata da eccessi, tra cui consumo di alcol e droga. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, la donna sarebbe stata vittima di aggressioni fisiche, ma non avrebbe mai sporto denuncia. Da settembre, all’inizio dell’anno scolastico, Carmela non si era presentata a scuola, nonostante fosse diventata insegnante di ruolo solo un anno fa. Prima dell’incontro con il fidanzato, la donna aveva già accusato frequenti mal di testa e, in febbraio, un medico le aveva consigliato di recarsi in ospedale a causa di intensi attacchi di emicrania.
I genitori di Carmela, residenti a Montalbano Jonico in provincia di Matera, sono in attesa di notizie sulla morte della figlia, un evento tragico che segue un’altra perdita in famiglia: in pochi mesi avevano già visto morire un’altra loro figlia, anch’essa a causa di una malattia. La situazione attuale getta un’ombra sulla vita di Carmela, caratterizzata da difficoltà personali e relazionali, ponendo interrogativi sull’eventuale coinvolgimento del fidanzato nella sua morte e sulle circostanze che l’hanno portata a vivere una vita segnata da eccessi e sofferenze.