Nel 2023, l’Istat ha rivelato che Leonardo è il nome maschile più popolare in Italia, seguito da Edoardo e Tommaso. Francesco è scivolato al quarto posto. Per le bambine, Sofia rimane al primo posto, con Aurora e Ginevra in crescita. Le nascite nel 2023 sono state 379.890, con un calo del 3,4% rispetto al 2022 e una tendenza negativa che sembra continuare. Il numero medio di figli per donna è sceso a 1,20, mostrando un trend di bassa fecondità.
Leonardo è il nome più comune in tutte le regioni del Centro-Nord, tranne in Provincia di Bolzano, dove primeggia Noah. Nel Mezzogiorno, Francesco è il nome più diffuso, ma Leonardo rimane il preferito in Abruzzo. I nomi femminili mostrano variabilità, con Sofia dominante in gran parte del Centro-Nord, mentre nomi come Emma, Alice e Ginevra emergono in specifiche regioni. La situazione è più diversificata nel Mezzogiorno, dove vari nomi si contendono la prima posizione.
Il rapporto mostra che, tra i bambini nati da genitori stranieri, i nomi più comuni includono Adam e Ryan per i maschi, e Sofia per le femmine. Le preferenze variano in base alla nazionalità dei genitori. I genitori rumeni tendono a scegliere nomi italiani, mentre i genitori albanesi e marocchini mostrano preferenze diverse per maschi e femmine.
Il calo della natalità, già presente da anni, è evidenziato da un numero significativamente ridotto di nascite dal 2008, con una diminuzione di quasi 200.000 unità. Questo numero è influenzato principalmente da coppie italiane, che rappresentano più dei tre quarti delle nascite. Anche le nascite da genitori stranieri hanno subito un calo nel 2023.
L’età media delle madri al primo figlio è ora di 31,7 anni, in aumento rispetto ai 28 anni del 1995. Anche l’età media al parto per tutte le nascite è leggermente aumentata.
Nonostante una leggera diminuzione, i figli nati al di fuori del matrimonio continuano a rappresentare una proporzione crescente delle nascite, raggiungendo il 42,4% nel 2023. La diminuzione delle nascite e il progresso demografico sono temi cruciali per l’Italia, evidenziando la necessità di politiche mirate a sostenere le famiglie e la natalità.