I dibattiti politici negli Stati Uniti sembrano sempre più un triste spettacolo di battute mal riuscite, e l’ultimo incontro tra Kamala Harris e Donald Trump ha confermato questa tendenza. Secondo le impressioni post-dibattito, pare esserci stata una vittoria per Kamala Harris. Durante la sua introduzione, Harris ha affermato di non essere né Biden né Trump, ma di rappresentare una nuova generazione di leader, promettendo un cambiamento significativo.
Harris ha attaccato Trump sul tema della politica estera, accusandolo di amici pericolosi come Vladimir Putin e Kim Jong Un, sottolineando come questi dittatori possono manipolarlo. La sua critica si è fatta pungente quando ha affermato che, se Trump fosse rimasto al potere, Putin si sarebbe trovato a Kiev. Anche sul ritiro dall’Afghanistan, Harris ha adattato la critica, rivendicando che Trump avesse firmato un accordo disastroso con i talebani.
Sul tema dell’aborto, Harris ha difeso il diritto delle donne, sostenendo che il governo non dovrebbe interferire con le decisioni personali. Trump ha tentato di contrattaccare, insinuando che i Democratici volessero legalizzare aborti fino al nono mese di gravidanza.
In un dibattito sull’economia, Harris ha descritto l’eredità di Trump come disastrosa, evidenziando che ha lasciato il paese con la disoccupazione più alta dalla Grande Depressione e ha criticato le sue politiche sul Covid. Ha anche ribattuto alle accuse di Trump sui “crimini dei migranti”, ricordando che Trump stesso è sotto inchiesta.
Trump, da parte sua, ha usato la sua consueta retorica, definendo Harris una marxista e affermando che le sue politiche porteranno alla rovina del paese. Ha ripetuto teorie infondate sugli immigrati, incluso il ridicolo commento sui gatti, che è stato rapidamente smentito. Quando gli è stato chiesto della razza di Harris, ha minimizzato il tema con indifferenza.
Al termine del dibattito, Trump si è vantato di aver dibattuto bene e ha accusato i moderatori di parzialità, mentre Harris ha subito richiesto un secondo dibattito per continuare la sua sfida. Questo confronto evidenzia le dinamiche divisive della politica statunitense, alimentate da polemiche e affermazioni spesso infondate.