Mira Murati, direttore tecnico di OpenAI, ha annunciato la sua partenza dall’azienda in un momento di rilevanti cambiamenti nella struttura aziendale. In un messaggio ai dipendenti, Murati ha espresso gratitudine per il lavoro svolto insieme, dichiarando che, pur lasciando il team, continuerà a supportare l’azienda. Il suo addio si unisce a quello di Bob McGrew, responsabile della ricerca, e Barret Zoph, vicepresidente della ricerca, che hanno anch’essi annunciato le loro dimissioni. Quest’anno, OpenAI ha vissuto un cambiamento significativo ai vertici, con l’uscita anche dei fondatori John Schulman e Ilya Sutskever; Schulman è passato a lavorare per la concorrente Anthropic, mentre Sutskever ha avviato una propria impresa focalizzata su modelli di intelligenza artificiale “sicuri”. Dopo queste uscite, solo due dei fondatori originali di OpenAI rimangono nell’azienda.
Murati, 35 anni, ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di ChatGPT, facendone un prodotto autonomo e costruendolo su innovazioni tecniche basate sul modello linguistico GPT. La situazione ha portato a molte speculazioni riguardo a una possibile ristrutturazione all’interno dell’azienda. Sam Altman, cofondatore e Ceo di OpenAI, ha commentato gli eventi recenti durante un’intervista all’Italian Tech Week di Torino. Altman ha elogiato il lavoro di Murati e McGrew, riconoscendo il loro lungo contributo all’azienda e considerando il loro passaggio a nuove opportunità come una crescita naturale all’interno dell’ecosistema di talenti.
Altman ha voluto chiarire che le recenti dimissioni non sono correlate a una ristrutturazione: “Non è assolutamente vero che queste uscite siano dovute a una ristrutturazione”, ha affermato, aggiungendo che molti membri stanno semplicemente cercando di avviare un nuovo capitolo delle loro vite. Questa fase di transizione per OpenAI evidenzia la continua evoluzione dell’azienda nel panorama dell’intelligenza artificiale, mentre si prepara ad affrontare nuove sfide e opportunità future.