L’articolo di Robert Kagan, pubblicato nel 2016 sul Washington Post, analizza l’arrivo del fascismo in America, un fenomeno che può applicarsi ovunque, incluso in Italia. Kagan, politologo conservatore, ha lasciato il giornale dopo che il proprietario Jeff Bezos ha scelto di non sostenere Kamala Harris, probabilmente temendo ritorsioni da parte di Trump. Kagan, autore del libro “Il ritorno della storia e la fine dei sogni”, offre un’analisi valida anche nel 2024, alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, e fornisce spunti utili per comprendere il fascismo come una malattia degenerativa della democrazia.
Secondo Kagan, Trump non offre soluzioni economiche concrete ai suoi sostenitori, ma piuttosto un atteggiamento caratterizzato da forza e machismo, disprezzando la cultura democratica che lui considera debole e incompetente. Le sue dichiarazioni, incoerenti ma provocatorie, alimentano sentimenti di risentimento e odio, prendendo di mira vari gruppi come musulmani, ispanici, donne, e immigrati, descritti come minacce. Il suo programma si concentra sulla durezza verso gli stranieri e le persone non bianche, promettendo deportazioni e repressioni.
Il fenomeno che Trump ha creato è ben più grande della sua persona individuale. Kagan cita Alexander Hamilton, il quale temeva che le passioni popolari avrebbero portato non a una maggiore democrazia, ma all’arrivo di un tiranno. Questo fenomeno ha avuto luogo in altri paesi democratici nel ventesimo secolo, generalmente definito come “fascismo”. Anche i movimenti fascisti non avevano un’ideologia coerente, ma si opponevano a ciò che percepivano come una minaccia.
Il fascismo non riguardava le politiche, bensì la figura di un uomo forte, il leader a cui affidare il destino della nazione. Chiunque fosse il problema, il leader aveva il potere di risolverlo. Kagan conclude che il fascismo in America non si manifesta con stivali e simboli violenti, ma attraverso un imprenditore mediatico e un partito politico che si allinea con lui per ambizione o paura. Questo rappresenta una nuova forma di fascismo che sfrutta i risentimenti popolari e le insicurezze della società moderna.