È morto Massimiliano Frezzato, noto fumettista torinese, all’età di 57 anni. La notizia della sua scomparsa è stata riportata da colleghi e dalla comunità del fumetto, con grande dispiacere. Cosenza Comics and Games ha ricordato Frezzato come uno degli artisti italiani più apprezzati degli ultimi trent’anni, ispirando moltissimi disegnatori che hanno intrapreso questa carriera tra gli Anni Novanta e gli Anni Duemila.
Le prime pubblicazioni di Frezzato risalgono agli Anni Ottanta, ma il suo successo è decollato nel 1996 con il primo volume della saga “I custodi del Maser”, che ha visto la luce in vari paesi nel corso di dieci anni. Tra le sue opere si annoverano titoli significativi come “Tour de France” (2006), “Too much fantasy on Motherflower” (2012), “Memories of sand” (Editions Mosquito), e diverse reinterpretazioni classiche come “Il gatto stregato” (2013), “Cappuccetto Rosso” (2014), “Peter Pan” (2015), “Pinocchio” (2016), “L’Uomo Albero” (2016), “La barca volante” (2017), “La città delle cose dimenticate” (2017), “Il gatto sfigato” (2018) e “La guida del tamarro del dr. Dubacq” (2019).
Cortona Comics ha descritto Frezzato come una “vetta assoluta del fumetto e dell’illustrazione in Italia e nel mondo”. Il festival conserva un ricordo speciale di lui, in quanto ha partecipato alla prima edizione dell’evento, portando la sua umanità e la sua arte. Durante il festival, Frezzato ha condiviso la sua esperienza, raccontando i suoi primi passi nel mondo del fumetto e le sue conquiste, con un particolare focus sul suo indissolubile legame con Pinocchio. L’artista è stato un interprete straordinario del burattino desideroso di diventare bambino, immaginando anche un seguito che avrebbe mantenuto viva la ribellione e la magia visiva che caratterizzavano la sua versione della storia.
La perdita di Massimiliano Frezzato segna una grande tristezza nel mondo del fumetto, lasciando un’eredità di ispirazione e creatività che continuerà a influenzare generazioni future di artisti.