L’Italia al Tecnopolo di Bologna protagonista di cambiamento e innovazione con la G7 dedicato a Scienza e Tecnologia: erano presenti le delegazioni dei sette Paesi – con Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, USA e UE – per discutere intelligenza artificiale, tecnologie emergentitutela della biodiversità e collaborazione scientifica con i Paesi africani. “Un focus su innovazione e ricerca per un futuro più sostenibile”, ha postato nel pomeriggio su Instagram la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, ospite della tre giorni bolognese. Ed è proprio dal G7 di Bologna che arriva Nuovo impulso alla collaborazione scientifica con i paesi africani e il riconoscimento della natura strategica del Piano Mattei.
Un’intera sessione dell’incontro è stata infatti dedicata alla cooperazione con l’Africa, a cui hanno partecipato Mohamed Belhoncine, Commissario per l’Istruzione, la Scienza, la Tecnologia e l’Innovazione, e Stefania Giannini, Direttore Generale Aggiunto per l’Istruzione. In occasione della Presidenza italiana del G7 è stata inoltre lanciata la “Conferenza sulla ricerca e il rafforzamento delle capacità con i Paesi africani del G7”, che si terrà il 2 ottobre a Trieste. Tra i ‘protagonisti’ indiscussi del Tecnopolo, il supercomputer Leonardouno dei più potenti al mondo, visitato dalle delegazioni straniere del G7.
Cinquemila server contenuti in 155 cabinet disposti su nove file. Ma dentro Leonardo c’è un vero e proprio portale verso il futuro. A fornire le coordinate del viaggio è il presidente del Cineca, Francesco Ubertini. «Leonardo – spiega – è un computer molto grande e molto veloce. È fatto di tanti cabinet che hanno dentro tanti server con tanti nodi di calcolo, quasi 2 milioni di ‘corsi di informatica’ che lavorano insieme, sono interconnessi ed esprimono una grande potenza di calcolo».
Una grande opportunità per l’Italia, spiega Ubertini, perché il supercomputer “è al servizio del nostro Paese, è uno dei nodi principali dell’infrastruttura europea, è un’infrastruttura di ricerca e innovazione e per quelle di tipo Open l’accesso è libero: le richieste vengono selezionate in base alle domande e quindi è una grande opportunità per spingere avanti la frontiera della ricerca in vari campi, ma anche per innovare”. Intanto, annuncia Ubertini, sta per arrivare al Tecnopolo di Bologna l’erede del supercomputer Leonardo. Sarà 10 volte più potente di quello attuale.
“Stiamo lavorando alla crescita dell’infrastruttura – spiega Ubertini – molto presto ci sarà l’upgrade di Leonardo, che si chiamerà Lisa, in onore della Monna Lisa”. Oggi, al Tecnopolo di Bologna, il G7 è entrato nel vivo della questione con una dimostrazione di “Quantum computing”, la velocità e la capacità del calcolo quantistico di migliorare le aspettative e la qualità della vita, tenuta dal professore dell’Università di Bologna e responsabile della stesura della Strategia nazionale sul Quantismo, Tommaso Calarco.
In pochi minuti vengono così riassunti mesi di analisi: in particolare, ai ministri è stato mostrato quanto velocemente sia possibile realizzare l’analisi di alcune molecole e verificarne in tempo reale la tossicità. In pochi secondi è infatti possibile stabilire l’utilità delle molecole per lo sviluppo di nuovi farmaci. “Di fronte a eventi come il Covid 19, che sono accaduti e speriamo non accadano mai più – ha spiegato la Ministra Anna Maria Bernini – oggi stiamo facendo una dimostrazione quantistica, stiamo usando un computer quantistico per spiegare come una molecola per fare un medicinale possa avere una straordinaria accelerazione tramite i quanti. Quindi – ha concluso – le malattie possono essere curate tramite i computer quantistici con una straordinaria accelerazione dell’intelligenza umana”.