venerdì, Ottobre 4, 2024
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Il ghiacciaio Fellaria in Lombardia ha perso il 46% della sua superficie.

Gli effetti della crisi climatica colpiscono anche il ghiacciaio Fellaria, situato nella Valmalenco, nel gruppo del Bernina. Questo ghiacciaio, il terzo per estensione in Lombardia, ha subito una perdita significativa della sua superficie dal 1850 ad oggi, riducendosi del 46%, passando da circa 28 km a 13 km, inclusa la parte svizzera (Vedretta Palù). Tra il 2022 e il 2023, la porzione più bassa del ghiacciaio ha registrato una diminuzione annuale dello spessore compresa tra 5 e 8 metri. Inoltre, il grande lago proglaciale, che si è cominciato a formare nel 2023, ha visto un espansione notevole, raggiungendo nel 2024 un’area di 222mila metri quadrati, equivalente a circa 30 campi da calcio. Questi dati sono stati presentati dalla Carovana dei ghiacciai 2024, una campagna di Legambiente in collaborazione con Cipra Italia e il supporto scientifico del Comitato Glaciologico Italiano (Cgi).

Nonostante segnali di sofferenza, il ghiacciaio Fellaria presenta ancora una certa dinamicità, supportata da un ampio bacino di accumulo a oltre 3.000 metri di altitudine. Le osservazioni sono state documentate attraverso time lapse effettuati dal Servizio Glaciologico Lombardo (Sgl) utilizzando immagini da una rete di webcam. Durante la quarta tappa in Lombardia, Legambiente e il Cgi hanno messo in evidenza anche il crescente problema dell’overtourism, che affligge i luoghi di alta montagna e i ghiacciai, come il Fellaria. La crescente affluenza di turisti, per brevi periodi, in questi luoghi popolari sta diventando problematico sia per l’ambiente naturale che per i residenti.

Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di Cipra Italia, ha sottolineato la necessità di tavoli di confronto tra le istituzioni. Ha osservato che, sebbene in alcuni ghiacciai come la Mer de Glace i turisti stiano diminuendo a causa dei cambiamenti climatici, nel caso del ghiacciaio di Fellaria si parla addirittura di un eccesso di turismo. Questo ghiacciaio, caratterizzato da una notevole dinamicità e pericolosità, ha attratto negli ultimi anni un numero eccessivo di visitatori, creando problemi in un’area fragile, dove le tracce geomorfologiche si confondono con quelle antropiche. Questo solleva la questione di come stabilire un rapporto corretto con la natura, necessitando di nuove forme di governance e di attenzione verso le dinamiche socio-antropologiche locali.

“Nonostante le abbondanti nevicate primaverili, che hanno registrato una media del 74% rispetto agli ultimi vent’anni in Lombardia, il bilancio di massa del ghiacciaio Fellaria è destinato a rimanere negativo”, ha dichiarato Valter Maggi, presidente del Comitato Glaciologico Italiano. Questa tendenza non è isolata, ma sta seguendo il percorso di altri ghiacciai delle Alpi, riflettendo la preoccupante realtà del cambiamento climatico in corso.

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