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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Il giudice ordina la restituzione dei lucchettoni sequestrati dai vigili ai B&B

Nei giorni scorsi, la Polizia di Roma Capitale ha rimosso e sequestrato 13 keybox da altrettanti bed and breakfast situati nei pressi del Circo Massimo. Questi dispositivi, comunemente usati per facilitare l’accesso degli ospiti senza la presenza del gestore durante il check-in, sono stati oggetto di attuazione della nuova normativa che richiede l’identificazione personale degli ospiti entro 24 ore dal loro arrivo. La decisione di sequestro è stata motivata da una circolare del Viminale, che sottolinea i rischi per la sicurezza pubblica e l’importanza di conoscere l’identità delle persone presenti in città, soprattutto in vista del Giubileo.

Le rimozioni hanno avuto luogo in diverse strade della capitale, come via di San Teodoro, via dei Fienili e via dei Foraggi. I gestori dei B&B hanno trovato il cartello con la dicitura: “Rimosso e sequestrato, presentarsi alla Polizia locale”. Questo intervento segue un’azione di monitoraggio già intensificata nell’ultimo anno da parte delle forze dell’ordine.

Nonostante l’azione di sequestro, i gestori interessati possono tirare un sospiro di sollievo, poiché il pm Alessandro Di Cicco ha disposto la restituzione delle keybox. Secondo il pm, il sequestro è avvenuto senza una chiara identificazione delle strutture ricettive alle quali le keybox erano collegate e senza verificare se i gestori avessero già identificato gli ospiti. Di conseguenza, le keybox saranno restituite in attesa di chiarire le procedure per punire eventuali inadempienze.

Mentre in molte città nel mondo i lucchettoni sono diventati illegali, a Roma i gestori dei B&B possono sperare che la situazione si stabilizzi piuttosto che complicarsi ulteriormente. Le autorità stanno ora lavorando per definire le modalità di controllo e sanzione per chi non rispetta le regole di identificazione degli ospiti, in modo da garantire sia la sicurezza pubblica sia la regolarità delle operazioni degli alloggi turistici. La questione rimane quindi aperta, con il Comune di Roma impegnato a trovare un equilibrio tra l’accoglienza turistica e la sicurezza dei cittadini.

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