Forte preoccupazione espressa dalle forze di opposizione riguardo all’attacco israeliano contro il contingente Unifil in Libano. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha convocato i gruppi in vista delle comunicazioni del primo ministro Giorgia Meloni in occasione del prossimo consiglio europeo e ha dichiarato che il comportamento di Netanyahu è “inaccettabile”, chiedendo al governo di reagire con fermezza. Anche Italia Viva ha sollecitato il ministro degli Esteri a riferire in aula, mentre +Europa ha definito l’attacco israeliano di grande gravità, suggerendo che Israele potrebbe rimanere isolato a causa di tali azioni. Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso condanna e preoccupazione per la situazione.
Nonostante queste tensioni internazionali, rimane al centro del dibattito politico la legge di bilancio. Le opposizioni hanno attaccato il governo, nonostante le rassicurazioni fornite. Schlein ha criticato la “concezione corporativa” del sistema fiscale da parte di Meloni e ha proposto l’idea di una tassazione patrimoniale per i più ricchi. Si discute anche di aspetti quali la rimodulazione delle accise, il catasto e gli extraprofitti, con le opposizioni che accusano il governo di incoerenza, affermando che dichiara una cosa mentre ne fa un’altra.
Il Movimento 5 Stelle ha definito questa manovra economica come “lacrime e sangue” e ha denunciato l’aumento delle accise come un modo per evitare di tassare le banche. Anche Alternativa Verde e Sinistra (AVS) ha espresso preoccupazione, affermando che la legge di bilancio sarà un “imbroglio”. Le diverse forze politiche si mostrano quindi unite nel condannare le scelte del governo riguardanti le finanze pubbliche e nella richiesta di una maggiore responsabilità e trasparenza su questioni fiscali. La situazione internazionale e la legge di bilancio si intrecciano, con le opposizioni che chiedono azioni decisivi e coerenti da parte dell’esecutivo, sia in politica estera che nelle politiche fiscali interne.