In Italia, le pensioni stanno diminuendo, con una riduzione che supera il 16% a causa di una misura introdotta dal Governo l’anno scorso, mirata a scoraggiare i pensionamenti anticipati. Questa misura, non nominata esplicitamente come “stretta sui canali di uscita anticipata”, punta a restringere l’accesso alle pensioni anticipate. Con Quota 103, nel 2025, gli aventi diritto potranno andare in pensione a sessantadue anni e quarantuno anni di contributi, ma saranno soggetti a un periodo di attesa più lungo (sette mesi per i lavoratori privati e nove per i pubblici) e al ricalcolo dell’assegno con il metodo contributivo.
Un’altra misura, Opzione Donna, ha visto una riduzione significativa: nel 2024 si è registrato un calo del 72% delle nuove pensioni rispetto all’anno precedente a causa dell’inasprimento dei requisiti, che verranno mantenuti anche nei prossimi mesi. Anche l’Ape Sociale è stata prorogata, ma con criteri più severi rispetto al passato. Queste modifiche mirano a migliorare la sostenibilità del sistema pensionistico e a ridurre il numero di pensionamenti anticipati, che gravano pesantemente sulle finanze pubbliche.
Nonostante si sia parlato del flop del bonus Maroni, un incentivo per chi ha scelto di rimanere al lavoro, nei primi mesi del 2024 si è registrato un significativo calo delle pensioni anticipate. Nei primi nove mesi del 2024, l’INPS ha liquidato 150.642 nuove pensioni anticipate, con un calo del 16,47% rispetto allo stesso periodo del 2023. I gruppi più colpiti includono i commercianti e i dipendenti pubblici, con una riduzione maggiore tra i commercianti (-23,8%) e quasi del 16% per i pubblici. L’età media per le pensioni anticipate rimane di sessantadue anni, cinque anni prima della pensione di vecchiaia.
Particolarmente significativo è il calo di Opzione Donna, che ha coinvolto poco più di 2.500 lavoratrici nei primi nove mesi del 2024, rispetto a quasi 10.000 nel medesimo periodo dell’anno precedente. In totale, tra gennaio e settembre del 2024, l’INPS ha erogato circa 577.000 nuovi trattamenti pensionistici, con i pensionamenti anticipati che arrivano a una quota totale poco superiore ai 150.000, segnando una diminuzione di almeno 20.000 rispetto ai numeri del 2023.