Beppe Grillo attacca nuovamente Giuseppe Conte in una lunga polemica all’interno del Movimento 5 Stelle, che ha creato una frattura tra il fondatore e l’attuale presidente. Grillo esprime il suo risentimento attraverso un video-post sul suo blog, in cui afferma di rivendicare il diritto all’estinzione del movimento, sottolineando che quando vede il simbolo dei 5 Stelle e il “mago di Oz” che parla di democrazia diretta, prova un forte disagio. Sostiene che il Movimento è ormai “evaporato” e descrive il suo stato come “compostabile”, suggerendo che non è completamente finito, ma conserva ancora del potenziale.
Nei suoi commenti, Grillo critica il panorama politico attuale e il coinvolgimento di figure come Bruno Vespa, accusando un feticismo della comunicazione che riporta indietro nel tempo. Egli riconosce l’importanza di una Assemblea straordinaria per il Movimento e si preoccupa per l’anonimato di un comitato che sembra non rispondere a nessuno. Grillo lamenta di non aver ricevuto risposte chiare su questioni che riguardano la partecipazione degli iscritti e le strutture interne del movimento.
Critica poi lo statuto del Movimento, sottolineando come il suo ruolo di garante sia sminuito secondo le attuali regole, le quali fanno riferimento a Conte come l’unico “Presidente”. Grillo mette in discussione la legittimità e l’aderenza a regole democratiche all’interno del partito, suggerendo che ci sia qualcosa di incoerente.
Concludendo, Grillo riflette su come sia possibile rinnovare le idee iniziali del Movimento, nonostante il passare del tempo. Pur riconoscendo di essere “vecchio” e di poter sembrare superato, ribadisce l’importanza di ripensare il futuro del lavoro e dell’energia. Critica la stagnazione della politica attuale e il fatto che i candidati sembrino rappresentare un’epoca passata. Esprime infine una certa nostalgia per le idee originali del Movimento, sperando che possano ancora avere un ruolo significativo nel dibattito contemporaneo.