21 Settembre 2024

Il mercato attende un taglio di 50 punti.

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Oggi in Europa si è registrata una giornata poco mossa, con gli indici che si sono mantenuti sostanzialmente stabili in attesa dell’apertura di Wall Street. Milano ha chiuso quasi invariata (+0,04%), mentre Londra e Francoforte hanno visto leggere flessioni, rispettivamente di -0,05% e -0,12%. La settimana precedente era terminata con rialzi significativi, grazie al recente taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, che ha allentato la pressione sui mercati. Wall Street ha avuto una settimana particolarmente positiva, con l’S&P 500 che ha guadagnato il 4,02% e il Nasdaq che ha fatto ancora meglio, salendo del 5,95%, grazie principalmente al +15% di Nvidia. Gli investitori attendono con interesse la decisione della Federal Reserve sui tassi, prevista per mercoledì, con le probabilità di un taglio di 50 punti base che sono raddoppiate, ora stimate al 59% secondo il FedWatch Tool di Cme Group.

A Piazza Affari, oggi è emerso in particolare il settore assicurativo. Il miglior titolo del Ftse Mib è stato Unipol, con un incremento del 3,63%, sostenuto da una promozione di Mediobanca, seguito da Generali che ha guadagnato il 2,38% grazie a un rialzo del prezzo obiettivo da parte di Jefferies. Tra i principali rialzi si distingue anche Saipem, cresciuta del 3,46%. Al contrario, i titoli industriali e tecnologici hanno registrato ribassi, con STM in calo del 2,10%, Campari del 1,46%, Interpump del 1,03% e Amplifon dello 0,94%.

Un altro evento rilevante è l’Opa lanciata da Banca Generali sulla società di intermediazione mobiliare Intermonte Sim, con un’offerta di 3,04 euro per azione, rappresentando un premio del 21,9% rispetto al prezzo del 13 settembre e del 24% rispetto alla media degli ultimi tre mesi. Il titolo ha registrato un balzo del 20,08%, raggiungendo 2,99 euro, avvicinandosi così al prezzo offerto.

Infine, i dati macroeconomici della Cina hanno suscitatoconsiderazione, evidenziando la continua crisi immobiliare con un calo annuale dei prezzi delle case del 5,3% e consumi più deboli delle attese (+2,1%), insieme a una crescita della produzione industriale inferiore alle previsioni (+4,5%).

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