“Silvio Berlusconi e la città ideale” è un libro di Francesco Giro, pubblicato da Gangemi Editore, che offre un’interpretazione culturale dell’azione politica di Berlusconi. L’autore analizza il “miracolo politico” di Berlusconi, sottolineando che questo non è frutto del caso, ma delle esperienze maturate da un uomo che ha osservato la vita e la cultura con una curiosità e un’intensità uniche. Francesco Giro è stato un esponente di Forza Italia e ha ricoperto vari ruoli politici, inclusi consigliere regionale e sottosegretario ai Beni Culturali. In apertura del libro, Antonio Tajani, attuale vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, riporta una frase iconica di Berlusconi pronunciata dall’ospedale San Raffaele, dove sottolinea la generosità e il rispetto che Berlusconi nutriva per il suo pubblico.
Il libro è strutturato in sei capitoli. Il primo esplora il concetto di libertà, seguito da una disamina approfondita del pensiero di Berlusconi in merito a questo tema e alla sua rivoluzione liberale. Qui, l’autore analizza due discorsi degli anni ’90 in cui Berlusconi delinea la missione di un grande partito popolare e le basi della riforma costituzionale necessaria per uno Stato libero e moderno. Il terzo capitolo è dedicato alla rappresentanza politica dei cattolici in Italia, mentre il quarto affronta l’influenza decisiva dell’Umanesimo e del Rinascimento nel pensiero di Berlusconi. Nel quinto capitolo, Giro presenta Berlusconi come un riformatore che ha cercato un nuovo linguaggio per rappresentare e trasformare la realtà in un tempo di intenso cambiamento.
Il libro si conclude con un capitolo che evidenzia il “grande merito” di Berlusconi, ossia la fine della rivoluzione culturale teorizzata da Gramsci, attraverso la creazione di Forza Italia. Giro desidera chiarire che il successo politico di Berlusconi è stato il risultato di un percorso di vita focalizzato sulla cultura e sull’innovazione. In sintesi, il libro di Giro intende dimostrare che Berlusconi non è stato solo un politico, ma un innovatore capace di interpretare e trasformare la società in cui viveva.