Sul Monte Fuji, storicamente famoso per la sua cima innevata, la neve tarda ad arrivare per la prima volta dopo oltre 130 anni. Di solito, la vetta del vulcano, che è anche una delle icone del Giappone e patrimonio UNESCO dal 2013, si imbianca nei primi giorni di ottobre. Quest’anno, a causa delle alte temperature e di un clima anomalo, la neve non si è ancora formata. Situato nel Giappone centrale, il Monte Fuji è il vulcano più alto del paese, con un’altitudine di 3.776 metri, e viene considerato una delle “tre montagne sacre”.
Secondo l’ufficio meteorologico locale di Kofu (KLMO), la nevicata sul Monte Fuji di solito inizia il 2 ottobre e il manto nevoso si forma intorno al 5 ottobre. Tuttavia, gli esperti hanno notato che l’estate e l’autunno di quest’anno sono stati insolitamente caldi, con temperature elevate che si sono protratte fino a ottobre, impedendo la formazione di neve. Yutaka Katsuta, meteorologo del KLMO, ha spiegato che le temperature elevate di quest’estate, insieme alla persistenza di aria calda, hanno impedito l’arrivo della neve in tempo utile. Inoltre, il Giappone ha vissuto l’estate più calda mai registrata, che si è unita a periodi di pioggia intensa, ulteriormente complicando la situazione.
L’assenza di neve sul Monte Fuji non è solo un fenomeno isolato, ma potrebbe essere legata a problemi più ampi come il cambiamento climatico, che ha già avuto un impatto significativo sul clima globale. Questo ritardo nella nevicata ha destato preoccupazione tra esperti e turisti, poiché il Monte Fuji ha sempre rappresentato un simbolo di bellezza naturale e cultura. La speranza è che la neve arrivi presto, ripristinando l’immagine iconica della montagna e garantendo la continuità della sua attrattiva per visitatori e appassionati della natura.
In sintesi, il Monte Fuji si trova attualmente senza neve, un evento senza precedenti negli ultimi 130 anni, a causa di un clima insolito e temperature elevate prolungate, che sollevano interrogativi sulle implicazioni del cambiamento climatico nella regione.
