24 Settembre 2024

Il nuovo nucleare: 50 miliardi di investimenti e 117mila posti di lavoro

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Lo sviluppo di nuovi impianti nucleari in Italia, in particolare Small Modular Reactors (SMR) e Advanced Modular Reactors (AMR), ha un potenziale positivo significativo per l’economia nazionale. Secondo uno studio commissionato da Edison, Ansaldo Nucleare e Teha Group, l’implementazione di fino a 20 di questi impianti potrebbe soddisfare circa il 10% della domanda elettrica italiana entro il 2050 e generare un impatto economico totale superiore a 50 miliardi di euro, pari al 2,5% del PIL italiano del 2023. Inoltre, questa iniziativa potrebbe creare circa 117.000 nuovi posti di lavoro diretti, indiretti e indotti tra il 2030-2035 e il 2050.

Nicola Monti, amministratore delegato di Edison, ha sottolineato che il nuovo nucleare non è solo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica, ma rappresenta anche un’opportunità di rilancio industriale per l’Italia, fondamentale per aumentare la competitività del sistema nazionale. Edison ha già avviato iniziative per prepararsi allo sviluppo del nucleare sostenibile, collaborando attraverso la Piattaforma Nazionale per un nucleare sostenibile e lavorando con partner per migliorare le competenze e le tecnologie necessarie.

Anche Daniela Gentile, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, ha evidenziato l’importanza delle nuove tecnologie nucleari nel mix energetico italiano. Ha osservato che molte aziende italiane hanno mantenuto e sviluppato competenze nel settore nucleare, offrendo l’opportunità di diventare attori chiave nella realizzazione di programmi nucleari solidi a livello nazionale ed europeo.

Lo studio ha identificato 70 aziende italiane attive nel settore nucleare, confermando la resilienza di questo comparto nonostante l’abbandono della produzione elettrica nucleare in Italia negli ultimi tre decenni. Nel 2022, il valore interno della filiera nucleare ha raggiunto 457 milioni di euro, sostenendo circa 2.800 posti di lavoro. L’Italia si posiziona 15esima a livello globale ed è settima nell’UE per l’export di reattori nucleari e componenti.

Inoltre, l’Italia è il quinto paese al mondo in termini di produzione scientifica nel nucleare e dispone di un sistema di ricerca con numerosi centri di eccellenza, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel panorama nucleare. Sfruttando queste opportunità, il nuovo nucleare rappresenta una chance per affinare le catene di valore esistenti e sostenere la competitività dell’economia italiana.

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