Papa Francesco conclude il suo viaggio apostolico in Asia e Oceania a Singapore, dopo aver visitato Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est, dove i risultati sono stati positivi. In Indonesia, il Papa ha ribadito l’importanza della convivenza religiosa, rafforzando i legami con l’Islam attraverso una Dichiarazione congiunta con il Grande Imam della Moschea Istiqlal. Questo incontro segna un passo avanti nel dialogo interreligioso, simile a quello avvenuto ad Abu Dhabi con la firma del Documento sulla fraternità. Francesco ha sottolineato il bisogno di combattere l’integralismo e sconfiggere la cultura della violenza.
In Papua Nuova Guinea, il Papa ha lanciato un forte appello per la pace e la salvaguardia dell’ambiente, denunciando lo sfruttamento delle risorse a scapito delle comunità locali. Qui ha incontrato i missionari argentini, incoraggiandoli nella loro missione nelle zone più marginalizzate. A Timor Est, dove la popolazione cattolica raggiunge il 98%, Bergoglio ha ricevuto un’accoglienza calorosa e ha auspicato un futuro di pace e riconciliazione, prendendo spunto dal processo di pacificazione avvenuto tra Timor Est e Indonesia.
Ora a Singapore, un centro di modernizzazione ma anche di contraddizioni, il Papa affronta tematiche di welfare pubblico, tensioni etniche e religiose, e emergenze abitative. Singapore, con una popolazione multi-religiosa e multietnica, presenta una prevalente componente buddista (circa il 33%) e una significativa presenza cristiana, tra cui il 5% di cattolici. La città, che ha il tasso di denatalità più alto al mondo, rappresenta una sfida anche per la Chiesa cattolica.
Il programma del 12 settembre inizia con la cerimonia di benvenuto presso il Parliament House, dove il Papa sarà accolto dal presidente Tharman Shanmugaratnam, seguita da incontri con il capo dello Stato e il primo ministro. Sarà presentato un nuovo ibrido di orchidea dedicato a Papa Francesco. Seguirà un incontro al Centro Culturale Universitario con autorità e diplomatici, prima di una visita privata all’ex primo ministro Lee Hsien Loong. La giornata culminerà con una Messa nello Stadio Nazionale in memoria del Santissimo Nome di Maria, attesa da circa 55 mila fedeli.