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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Il Paradosso dell’Astensionismo: Perché il Primo Partito è l’Indifferenza

Canone RAI, accise, pensioni minime e legge Fornero: nelle recenti manovre, il governo ha cercato di mantenere le promesse fatte durante le campagne elettorali. Nel 2022, Matteo Salvini aveva annunciato che il canone RAI sarebbe stato abolito, ma attualmente non solo non è stato eliminato, ma è stata confermata una riduzione da 90 a 70 euro, senza reali cambiamenti. Per quanto riguarda le accise, Giorgia Meloni aveva criticato nel 2019 l’aumento delle stesse, promettendo la loro abolizione. Tuttavia, recentemente le accise sul diesel sono aumentate, contraddicendo le sue affermazioni.

Le promesse sulle pensioni minime sono altrettanto deludenti. Antonio Tajani aveva garantito che le pensioni minime sarebbero arrivate a mille euro entro la fine della legislatura; nel frattempo, l’aumento attuale si è limitato a tre euro al mese, un incremento irrisorio. Oltre a questo, la tanto discussa legge Fornero, che regola le pensioni, continua a rimanere in vigore nonostante le ripetute promesse di abolirla da parte di Salvini prima della formazione del governo.

È evidente che, nonostante le dichiarazioni politik, le azioni concrete fatte finora non rispondono alle aspettative degli elettori. In un contesto di disillusioni e promesse non mantenute, l’astensionismo continua a crescere nel paese, diventando una sorta di “partito” di maggioranza. Questa mancanza di partecipazione suggerisce una generale sfiducia nella politica e nelle sue istituzioni, con molti cittadini che vedono le promesse come irrealizzabili o addirittura ridicole.

La popolazione italiana pare sempre più disinteressata, e questo solleva interrogativi sulle conseguenze di tali delusioni. Se il governo desidera aumentare il coinvolgimento e la fiducia dei cittadini, dovrebbe evitare di promettere senza fondamenta e lavorare per mantenere gli impegni presi. La situazione attuale potrebbe richiedere una riflessione profonda su come ricostruire il rapporto tra i cittadini e la politica, per evitare che il malcontento si trasformi in un’indifferenza generalizzata nei confronti della cosa pubblica. Come si può notare, l’ironia del destino è che pur di migliorare la partecipazione politica, ci si potrebbe chiedere se le soluzioni debbano essere drastiche.

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