Il Partito Democratico ha designato Gaetano Manfredi come nuovo presidente dell’ANCI, l’associazione che rappresenta i comuni italiani. Manfredi, attuale sindaco di Napoli, è stato considerato il candidato ideale per rafforzare l’alleanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle, dà quindi continuità alla leadership meridionale dopo il mandato di De Caro.
Fino a pochi giorni fa, la competizione per la presidenza era principalmente tra Manfredi e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. Lo Russo ha avuto successo nel guadagnarsi il supporto di sindaci di centrodestra e di chi sostiene che, in un periodo di discussione sull’autonomia, sarebbe preferibile mantenere la guida dei comuni al nord. La segretaria del Pd, Elly Schlein, pur essendo stata sollecitata per trovare un nome che potesse unire il partito, non ha mai preso posizione esplicita sulla questione. Tuttavia, le negoziazioni all’interno del partito sono proseguite per settimane.
Alla fine, le dinamiche politiche romane hanno prevalso e, mercoledì, durante la 41^ assemblea dell’ANCI a Torino, l’elezione di Manfredi sarà semplicemente una formalità. Nonostante il risultato della scelta, Lo Russo non sarà escluso dal processo politico; infatti, gli è stata proposta la vicepresidenza dell’associazione. Inoltre, circolano voci riguardo a una sua possibile candidatura per un secondo mandato come sindaco di Torino.
In sintesi, la scelta di Manfredi rappresenta un tentativo di unificazione del campo progressista e di rafforzamento della coalizione tra Pd e Movimento 5 Stelle, mentre al contempo si cerca di non trascurare le esigenze e le aspirazioni dei sindaci del nord, come dimostrato dal riconoscimento del ruolo di Lo Russo. La situazione rimane dinamica e si attendono sviluppi futuri in relazione alla leadership dei comuni italiani.