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martedì, Ottobre 8, 2024
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Il Pd mette da parte la questione Renzi, ma il M5s rimane contrario

La situazione politica attuale del Partito Democratico (PD) sta attraversando un momento di riflessione e strategia, con dirigenti e eletti che sembrano concordi nell’abbandonare le lotte interne – rappresentate dalla figura di Renzi – per concentrarsi su questioni concrete da presentare al governo e strategie per le prossime elezioni regionali. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha ribadito questa necessità in occasione della protesta dei lavoratori della Industria Italiana Autobus di Bologna, sottolineando l’importanza di un piano industriale solido e la tutela di salari e pensioni, specialmente in vista delle manovre di bilancio previste.

L’attuale clima governativo è teso, soprattutto a causa delle divergenze all’interno della coalizione, come quelle tra i due vicepremier riguardo allo Ius Scholae e differenze sulla gestione della guerra in Ucraina. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso preoccupazioni sugli utilizzi discutibili di fondi pubblici, chiedendo la presenza del Ministro Sangiuliano in Parlamento per chiarimenti.

All’interno del PD si stanno intensificando le pressioni per mettere da parte la figura di Renzi e focalizzarsi sulla lotta contro il governo di Giorgia Meloni, che viene percepito come vulnerabile. Dall’altro lato, Renzi ha avvertito che il suo supporto sarà condizionato alla linea politica che il PD deciderà di adottare, rifiutando alleanze che subordino il partito a influenze esterne.

Sebbene ci sia pressione per distaccarsi da alleanze con l’amministrazione di Bucci a Genova, i renziani in giunta e consiglio comunale sembrano intenzionati a rimanere. Inoltre, l’idea di costituire liste civiche per presentarsi alle elezioni regionali non è ben vista dai Cinque Stelle, che si oppongono a collaborazioni con Renzi a qualsiasi livello.

Infine, Andrea Orlando si prepara a essere il candidato del centrosinistra per le prossime elezioni, con posizioni di sostegno sempre più forti dalle altre forze politiche. Anche Carlo Calenda ha recentemente espresso il suo appoggio a Orlando, ma con la condizione che si stabiliscano programmaticamente obiettivi chiari prima di discutere delle candidature. Così, il fronte progressista si trova di fronte alla necessità di trovare unità e coesione per affrontare le prossime sfide politiche.

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